giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

Parte male il primo week end dei saldi estivi

Il primo week end dei saldi estivi è partito sotto tono, deludendo le aspettative dei retailer che speravano in un parziale recupero delle perdite nel settore abbigliamento-accessori (-19%) subite nei primi 5 mesi del 2022 . Lo spettro inflattivo grava sulle tasche degli italiani e l’86% delle aziende dichiara un andamento allineato o peggiore rispetto al primo week end di saldi dell’anno scorso.

Nel 50% di questi la flessione è stata superiore al -20%. Sono i dati che emergono dall’indagine semestrale sull’andamento dei saldi stagionali condotta dal Centro studi retail Confimprese su un campione di aziende composto per il 70% da insegne dei settori abbigliamento-accessori e per il 30% da altro retail.   Per le imprese che hanno avuto una tendenza negativa rispetto all’avvio dei saldi 2021, la principale motivazione della decrescita è economica e relativa all’andamento dei prezzi (50%) e alla conseguente riduzione del potere di acquisto (75%). Minore è, invece, l’impatto derivante dalla situazione geopolitica (13%) e dalla preferenza dei consumatori a dedicare il proprio tempo libero ad altre attività (13%).

Sorprendentemente l’imminente Amazon prime day parrebbe non avere avuto particolari effetti negativi sull’avvio dei saldi. In controtendenza sono le vendite per il settore altro retail (casa, food retail, salute e benessere) che registrano un andamento tendenzialmente migliore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (nel 67% dei casi). Nel 25% di questi, la crescita è stata tra 0 e +10%, mentre nel 75% dei casi tra +10 e +20%, ma in nessun caso superiore al 20%.   Le vendite per il settore abbigliamento-accessori per il 50% dei rispondenti hanno avuto uno scontrino medio allineato rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, per il 25% è stato inferiore, per un altro 25% superiore. Per il settore altro retail le vendite hanno avuto, invece, uno scontrino medio mediamente migliore rispetto al primo week end di saldi dell’anno scorso (67% dei rispondenti). All’interno del settore, tuttavia, l’incremento è stato contenuto al massimo in un +10% rispetto all’anno precedente.

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