venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

A rischio 6.5 miliardi di consumi. Turismo senza personale riattivare i voucher

La mancanza di personale getta un’ombra sull’estate della ripresa del turismo. È la preoccupazione, oggi sempre più concreta, di una crisi del settore questa volta non per mano di emergenze sanitarie o mancanza di turisti, ma di carenza di lavoratori del settore. A sottolineare le difficoltà è la Confesercenti.

Rimpiazzare 300 mila lavoratori

Se il sistema delle imprese ricettive e della ristorazione, commenta la Confederazione, non riuscirà a rimpiazzare almeno parte delle 300mila figure lavorative attualmente non disponibili, non sarà in grado di
soddisfare la domanda prevista per la stagione estiva. Il risultato secondo l’analisi di Confesercenti è il mettere a “rischio circa 6,5 miliardi di euro di consumi, a danno non solo di hotel, ristoranti e bar ma anche dei negozi”.

Assoturismo: miliardi persi

Un simile scenario avrebbe conseguenze per tutta l’economia: si perderebbero infatti anche 3,2 miliardi di investimenti delle imprese del comparto e 7,1 miliardi di euro di Pil. “La mancanza di lavoratori
nel turismo è un problema serio per le imprese del settore e per il Paese. Servono risposte efficaci”, commenta Vittorio Messina, Presidente Nazionale di Assoturismo Confesercenti. “Dopo due anni di pandemia, sarebbe una beffa clamorosa mancare una stagione estiva che si prevede in forte ripresa per assenza di lavoratori”.

Facilitare le assunzioni

C’è un motivo della crisi di perdonare. “Gli stop and go delle attività turistiche nel 2020 e nel 2021, così come i ritardi nell’erogazione delle casse integrazioni, hanno allontanato dal comparto molti
dipendenti che hanno cercato in altri settori posizioni lavorative meno precarie”, prosegue il presidente Nazionale di Assoturismo Confesercenti, “Non è una questione che si possa risolvere in pochi
giorni, ma è necessario trovare dei meccanismi per fare fronte all’emergenza attuale.

Il sistema Confesercenti si è attivato per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel turismo, ma è urgente un intervento – a basso tasso di burocrazia – da parte del Governo. Le soluzioni prospettate dal Ministro Massimo Garavaglia sono un punto di partenza che condividiamo: la reintroduzione dei voucher sarebbe positiva, bisogna semplificare il lavoro a chiamata, rendendolo accessibile a tutti”.

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