venerdì, 19 Aprile, 2024
Attualità

Chi vuole esportare la dittatura

L’Occidente ha commesso un grave errore quando si illuse di poter esportare la democrazia in Paesi con storie e tradizioni lontane da questo modello. Ma sbaglierebbe ancora di più se restasse inerme di fronte alle azioni che la Russia compie con l’obiettivo di inquinare le nostre democrazie e di esportare il suo regime totalitario.

L’invasione dell’Ucraina è stato solo l’ultimo e più manifesto tentativo del Cremlino di blindarsi dal contagio della libertà puntando ad assassinare un regime democratico per riprodurre in altri Paesi il proprio sistema autocratico.

D’altronde, Putin l’aveva ampiamente teorizzato in un’intervista di due anni fa al Financial Times, quando aveva denigrato il liberalismo contrapponendogli quella che allora chiamavamo “democratura” ma che ora ha gettato la maschera ed appare con il suo vero volto: un regime violento e totalitario.

In questi ultimi 15 anni la Russia non è stata con le mani in mano. Si è adoperata attivamente per intrufolarsi nelle elezioni di grandi Paesi, come gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito e anche l’Italia. Non solo i suoi esperti informatici hanno inondato il web di fake news, hanno imbastito campagne denigratorie contro candidati ostili a Mosca. Il regime russo ha usato anche i vecchi metodi: si è creato delle quinte colonne tra i partiti e nei partiti, sostenendoli i tutti i modi. Ma non si è limitata a questo. Ha fatto quella che un tempo nobilmente si chiamava politica culturale: una penetrante azione di influenza sulle università, su centri studi , su mezzi di informazione. Ha tentato di avvelenare con una propaganda sistematica i pozzi delle nostre democrazie.

Chi non ha visto o non ha voluto vedere ora non ha più alibi. L’offensiva contro la democrazia per esportare la dittatura è passata dalle parole alle armi. E pare intenzionata a rafforzarsi con l’alleanza tra Russia e Cina, entrambe terrorizzate dall’idea che la democrazia e la libertà possano mettere radici nei loro sistemi di potere totalitario e sgretolarli.

Lo scontro tra democrazia e dittatura è quello che caratterizzerà i prossimi anni forse più dei conflitti basati su interessi economici.

L’Occidente -che ha capito che la democrazia non si esporta- non può aspettare che he i regimi totalitari vadano all’attacco e farsi trovare impreparato. occorre un’azione preventiva per difendere la democrazia. Attivamente.

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