giovedì, 25 Aprile, 2024
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Se l’intelligence diventa più “umana”

L’invasione di Putin dell’Ucraina genererà un aumento delle attività sul fronte dell’intelligence, specialmente nelle operazioni HUMINT (acronimo di HUMan INTelligence l’attività di intelligence consistente nella raccolta di informazioni per mezzo di contatti interpersonali).

Molti russi accetteranno la linea di Putin secondo cui la Russia sta semplicemente “disarmando e de-nazificando” l’Ucraina, ma molti altri vedranno attraverso questa farsa, la realtà dell’invasione di un paese fratello che non era una vera minaccia alla sicurezza, e questo sarà un punto di svolta per molti.

Come è successo dopo che l’URSS ha schiacciato le rivolte in Ungheria nel 1956, la Cecoslovacchia nel 1968 e dopo la repressione di Solidarność in Polonia nel 1981, i servizi segreti statunitensi e occidentali saranno pronti a ricevere volontari e disertori dalla fortezza della sicurezza nazionale russa, spinti da questa svolta degli eventi. La storia mostra che verranno, e anche solo pochi possono fare una grande differenza. È pane quotidiano per HUMINT.

Una novità interessante è la nascita di entità investigative e di intelligence altamente competenti, non statali e guidate dai cittadini, come Bellingcat, piccolo sito di giornalismo investigativo che con metodi innovativi ha scoperto l’identità dei due agenti russi accusati di avere avvelenato Sergei Skripal.

Molti russi con accesso a segreti militari, di intelligence, tecnologici o politici disgustati dalla guerra di Putin contro l’Ucraina, e forse sentendosi complici a causa del loro lavoro, non offrirebbero le loro informazioni a un servizio di intelligence straniero. Potrebbero, tuttavia, sentirsi più inclini a divulgare le loro conoscenze a una delle nuove organizzazioni di intelligence non governative, per protestare e influenzare gli eventi.

 *Gregory SimsEsperto di intelligence, è stato per 30 anni nel servizio clandestino della Cia

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