mercoledì, 8 Maggio, 2024
Esteri

Sondaggi politici, se il termometro ha la febbre

A poche settimane dalle presidenziali francesi alcuni giornali hanno annunciato che copriranno la campagna elettorale senza i sondaggi. “ Non riescono più ad intercettare ciò che pensano gli elettori “, hanno scritto diversi commentatori. E, ancora, “ gli intervistati spesso nascondono o travisano le proprie indicazioni” confondendo le rilevazioni statistiche. Il fenomeno tocca ormai tutte le democrazie “ mature”. E’ visibile anche in Italia dove le contraddizioni tra sondaggistica e risultato finale hanno spesso messo in evidenza scarti marcati.

Gli elettori sembrano essere diventati più impermeabili ai sondaggi che variano durante i giorni delle campagne elettorali.  Ha scritto Stéphane Rozes, a lungo direttore generale dell’ Istituto di sondaggi CSA, “ i sondaggi influiscono sul giudizio, le scelte e le analisi dei politici e dei giornalisti che hanno la tendenza a enfatizzare i favori momentanei dell’elettorato. Ma poiché i cittadini mostrano insofferenza e critiche nei confronti dei media , tv e giornali contano sull’offerta politica ma molto meno sull’opinione degli elettori”.

A questo si aggiunge la difficoltà di registrare e comprendere nelle loro reali entità soggetti e fenomeni politici nuovi. I sondaggi tendono a registrare l’esistente conosciuto e faticano a capire le origini di quei soggetti politici improvvisamente comparsi sulla scena  che vengono in prima battuta sminuiti o ridicolizzati dimenticando ciò che spesso rappresentano : il paese più profondo e lontano dalle “ cattedrali” del potere.

Prendiamo il caso di Eric Zemmour: ha portato in modo sgangherato e fragoroso nella campagna elettorale francese le analisi sui problemi dei cittadini. Lo aveva già fatto precedentemente con  interventi televisivi e una pubblicistica roboante sollevando i problemi dell’identità e della sopravvivenza del modello occidentale , in crisi.  Ma solo nel momento in cui è “sceso in campo”  ne è stata valutata la presa politica e, conseguentemente, elettorale.

La Francia è il paese che utilizza maggiormente lo strumento sondaggistico ma è anche il Paese che ha più sfiducia nei sondaggi. Un sentimento condiviso a destra come a sinistra. Oggi prevale l’idea che gli eletti non rappresentino pienamente gli elettori . I sondaggi , che avrebbero il compito di spiegare e fare chiarezza su chi governa, avrebbero conseguentemente una grande responsabilità.  Tutta ancora da definire.

Il dibattito è destinato proseguire presto anche in Italia.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Barbe finte e colbacchi all’Onu negli anni della Guerra Fredda

Calder Walton*

Un Enav per i porti oltre le Autorità burocratizzate

Maurizio Piccinino

Sport e orientamento, nuove forme alternative alla pena detentiva

Cristina Calzecchi Onesti

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.