lunedì, 2 Dicembre, 2024
Attualità

Meno contante tutti contenti? Miti da sfatare

Le restrizioni all’uso del contante sono spesso salutate con entusiasmo perché si immagina così di poter sferrare un colpo micidiale ai riciclatori e all’economia sommersa. Ma è proprio così?

Intanto, il limite basso non aiuta, per il semplice motivo che i riciclatori non lo seguono, ma soprattutto perché esso semmai costringe chi utilizza il contante per somme tutto sommato modeste (ad es., un acquisto o una donazione di 1.100 euro), ad una forma di elusione dell’obbligo che rimane irragionevole.

Ho ricordato nel precedente articolo che le Autorità monetarie non ritengono i limiti troppo bassi inclusivi dei cittadini marginalizzati dal sistema economico-finanziario.

Quando il Governo Monti adottò il limite dei 1.000 euro il PIL del settore turistico e legato ai servizi calò del 37 per cento (dati allora prodotti da Confcommercio). Non è poi dimostrato ancora che una restrizione alla circolazione del contante riduca significativamente l’evasione fiscale, né tantomeno il riciclaggio (entrambi in costante aumento ogni anno).

Per evitare del facile terrorismo psicologico, voglio da ultimo ricordare che dal 1 gennaio 2022 i cittadini italiani potranno continuare a prelevare e versare sui propri conti correnti “qualsiasi” somma in denaro, dato che il limite di cui parliamo si applica soltanto ai “trasferimenti” tra soggetti diversi (almeno due persone, per compravendite ovvero atti a titolo gratuito).

Ricordate inoltre che da 1.000 euro compresi siete già in sanzione, e che più pagamenti – non riferibili allo stesso oggetto – non costituiscono evasione della regola, se si superano complessivamente i 1000 euro.

Infine, ripeto ancora una volta: nessuno potrà chiedervi, quando prelevate, la motivazione di detto prelevamento, e nemmeno impedirvelo. Qui la legge antiriciclaggio non conta nulla, ma restano il codice civile e la Costituzione italiani, a tutela del nostro risparmio e delle regole sulla proprietà.

Speriamo non nasca altra confusione, e che presto si comprenda che i dati, quelli veri, sono inconfutabili.

*Docente di Legislazione antiriciclaggio Università 

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