giovedì, 18 Aprile, 2024
Cultura

A Rimini la mostra “Omaggio a Fellini”

Un’icona della storia del cinema come Federico Fellini, legato al suo territorio, Rimini e l’Emilia-Romagna, e’ protagonista della mostra “Omaggio a Fellini”, realizzata dal Gruppo Hera con il proprio progetto artistico Scart, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Rimini.

Inizialmente prevista nel 2020 per le celebrazioni del centenario della nascita del grande cineasta e sospesa a causa dell’emergenza sanitaria, la mostra e’ ora presentata al pubblico che puo’ visitarla gratuitamente al Teatro Amintore Galli dal 7 al 25 luglio (dal martedi’ alla domenica con orario 10-19). Coinvolgendo gli studenti di tre importanti Accademie di Belle Arti (Firenze, Ravenna e Carrara), Scart ha realizzato 8 grandi quadri (cm 200×160) e 6 piu’ piccoli (cm 70×100), utilizzando esclusivamente materiale di recupero, per raffigurare alcuni frame delle piu’ famose pellicole del regista riminese. Inoltre, e’ stata realizzata una statua di Fellini, alta 250 cm, che lo ritrae sul set di uno dei suoi capolavori. Per l’Accademia ravennate si e’ trattato della prima esperienza di collaborazione con il progetto Scart, sperimentando l’accostamento della millenaria tecnica del mosaico alla moderna Trash Art.

In particolare, i quadri come quattordici fotogrammi rievocano le atmosfere iconiche di alcuni tra i film felliniani che piu’ hanno contribuito a rendere alto l’apprezzamento per la cinematografia italiana nel mondo.
Capolavori da premio Oscar come 8½ (1963) e La dolce vita (1960) con un’Anita Ekberg e un Marcello Mastroianni i cui corpi vengono definiti e sagomati da centinaia di tasti di vecchi computer e da ritagli di pelle. Persino il bianco e nero de Lo sceicco Bianco (1952) riceve un’inattesa e potente forza cromatica da fibbie, borchie e tessere a lamina metallica. E poi ancora frame tratti dal primo lungometraggio a colori, Giulietta degli spiriti (1965) e fotogrammi da La strada (1954), Le notti di Cabiria (1957), Satyricon (1969), I clowns (1970), Il casanova (1976), e Ginger e Fred (1985). Non poteva infine mancare l’ultima pellicola di Fellini del 1990, La voce della Luna, ricordata da una scena con Paolo Villaggio e Roberto Benigni.

In piu’ di venti anni di attivita’, tracciando una strada innovativa, protesa verso un’eccellenza capace di coniugare etica e bellezza, Scart ha realizzato una collezione di oltre 1.000 pezzi fra componenti d’arredo e di design, sculture, quadri, strumenti musicali, costumi di scena e scenografie. Proprio per sensibilizzare sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile da sempre al centro della strategia della multiutility, il Gruppo Hera ha organizzato negli scorsi anni con alcuni pezzi della collezione Scart mostre itineranti, apprezzate da migliaia di visitatori. “Hera e’ orgogliosa di portare per la prima volta a Rimini, sede di importanti attivita’ del Gruppo, la mostra dedicata a Federico Fellini – dichiara il presidente del Gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano – Scart e’ un progetto artistico che e’ capace di rilanciare, grazie al linguaggio dell’arte, la grande sfida dell’economia circolare: indicando la strada del riuso e del recupero come percorso imprescindibile per uno sviluppo sostenibile”.

“Nell’ampio concetto di sostenibilita’, e di citta’ costruite intorno al concetto di sostenibilita’, rientra a pieno titolo la cultura – dichiara Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini – Cultura e’ conoscenza, consapevolezza, responsabilita’, altruismo, senso del presente e del futuro in relazione con il passato. La cultura e’ rispetto e capacita’ di vivere, consapevoli che dopo di noi verra’ qualcuno a cui lasciare un mondo migliore.
Per questo Rimini ha puntato sulla cultura, e su Federico Fellini, per rigenerare non solo e non tanto i luoghi dal punto di vista architettonico ma per consolidare un’idea di comunita’, che sa chi e’ e dunque sa dove andare. Questa esposizione curata da una realta’ industriale importante come il Gruppo Hera e’ parte curiosa e suggestiva di un flusso popolare che Rimini ha scelto da tempo sia il proprio fiume che si getta nel mare del futuro”.

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