giovedì, 25 Aprile, 2024

Considerazioni inattuali

Considerazioni inattuali

Il peso della leggerezza

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Nella Domenica d’agosto di Luciano Emmer «il trasferimento dell’esperienza neorealistica nella commedia di costume» avviene nel 1950 – nel dopoguerra, nel clima ruvido della Roma più genuina, che necessita forse come mai prima di grande leggerezza: rappresentata dall’estate, dalle vicende sentimentali che si intrecciano tra la capitale e il lido di Ostia. All’epoca i detrattori ed esclusivi sostenitori del cinema impegnato civilmente...
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Le guerre di Troia

Maria Sole Sanasi d'Arpe
La mentalità patriarcale foce della sua cultura più viscerale e radicata nelle nostre anime quasi fosse un fiume in secca cui continuiamo imperterriti ad attingere, fingendo di poter ancora trovare dell’acqua – ci impone di identificare con il genere alcune qualità; o alcune ingiurie, ça va sans dire. Quelle che hanno sempre fatto parte in un certo senso della tradizione popolare e che, inutile cercare...
Considerazioni inattuali

L’eterno cambiamento

Maria Sole Sanasi d'Arpe
“Le gambe sull’asfalto di Roma nel vento di mare, di pini nel nostro anno tra la guerra e il duemila” si muovono nell’estate del 1950, da cui il brano prende il titolo – mentre, passando da Piazza Farnese, associo queste parole ascoltate in musica infinite volte all’atmosfera rarefatta e densa al contempo del caldo umido che perdura da mattina a sera...
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Sporchi di profondità

Maria Sole Sanasi d'Arpe
La lotta forse sempiterna e al contempo più ostinata cui profondere energie, è quella con noi stessi. Quella capace di originare i fraintendimenti tra noi e gli altri, di innalzare muri sempre più spessi e più profondamente radicati nel terreno, senza avere idea di come riemergere in superficie. Infatti non sempre profondità significa l’armonia della sostanza: a volte è il...
Considerazioni inattuali

Gli occhi dello specchio

Maria Sole Sanasi d'Arpe
“Occhi – e nient’altro. Occhi – e il resto a parte. Quest’altro resto era poco: praticamente niente” scriveva la Cvetaeva in Una serata non terrestre; riportandomi nella loro irrealtà: nel mondo immaginifico che risiede negli occhi. Non in tutti gli occhi, naturalmente. Ma ne esistono alcune paia di specie rara: io preferisco quelli grandi ed aperti verso gli altri e...
Considerazioni inattuali

Il bi-sogno

Maria Sole Sanasi d'Arpe
E’ un fatto intuitivo ed involontario: irriflesso; quello di avvertire un bisogno, che nulla ha a che fare con l’istintività, né con i suoi impulsi: è piuttosto la necessità dell’altro, sedimentata nello spirito e pure nella carne. Si tratta forse dell’unico genere di bisogno che escluda da sé qualsiasi forma di superficialità: anzi, si compone di sostanza. Perché quando il...
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L’unione impossibile

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Nel Matrimonio del cielo e dell’inferno William Blake scrisse, rivolgendosi ai più puri: “Sii sempre pronto a dire ciò che pensi e il meschino ti eviterà”. Non è un caso, credo, che il termine tradotto sia proprio questo; quasi a sottolineare la pochezza in netto contrasto con la maestà grandiosa della verità del pensiero. Non avevo riflettuto su un concetto...
Considerazioni inattuali

Il valore del processo

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Siamo cresciuti in un sistema caratterizzato dall’univoco ed indissolubile comandamento del raggiungimento del risultato, che annulli completamente il suo mezzo; dell’ultimo fine in quanto tale, a discapito del procedimento. Ci hanno insegnato che il processo tramite cui raggiungere uno scopo non ha nessun valore se quello stesso scopo viene raggiunto. In sostanza il come non importa: in qualunque modo si...
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Il corpo della città

Maria Sole Sanasi d'Arpe
A giugno guardiamo la pioggia come una sorta di fenomeno paranormale, come fosse sempre la prima volta, soprattutto qui a Roma. Eppure proprio qui la pioggia di giugno arriva quasi sempre prima della metà del mese e sotto forma di diluvio tropicale: con l’umido dell’aria che permane caldo e denso ma sudato, come se l’asfalto fosse pelle, la pelle della...
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Per noi incompresi

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Spesso mi sono domandata – e troppo spesso senza venirne a capo – perché i più fastidiosi fraintendimenti nascessero proprio tra chi avrebbe avuto invece maggiore urgenza d’intendersi; perché la necessità che qualcuno che stimiamo ci comprenda, resti quasi sempre sospesa senza la risoluzione di cui avremmo bisogno. Augurandoci che l’altro avverta il nostro stesso stato d’animo: in un comune sentire....