A gennaio le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 39.183, in diminuzione di 7.300 casi (-15,7%) rispetto alle 46.483 del gennaio 2020.
Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è diminuito dello 0,6% nella gestione Industria e servizi, del 35,4% in Agricoltura e del 67,6% nel Conto Stato. L’analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese. Il calo è legato solo alla componente maschile, che registra un -26,3%, mentre quella femminile presenta un aumento dell’1,6%. La diminuzione ha interessato sia i lavoratori italiani (-16,0%), che quelli extracomunitari (-17,9%) e comunitari (-2,5%).
Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in quasi tutte le fasce, a eccezione di quella 50-59 anni (+2,2%) e 30-34 anni (+0,5%). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 41, 11 in meno rispetto alle 52 denunce registrate nel primo mese del 2020 (-21,2%).
Il calo è legato esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 49 a 38.
Le denunce di malattia professionale sono state 3.077, oltre 1.500 in meno rispetto al gennaio 2020 (-33,6%). In ottica di genere si rilevano 1.172 denunce di malattia professionale in meno per i lavoratori, da 3.401 a 2.229 (-34,5%), e 385 in meno per le lavoratrici, da 1.233 a 848 (-31,2%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le prime tre denunciate, seguite dalle malattie del sistema respiratorio e dai tumori.