Occorre riformare profondamente il sistema fiscale partendo dalle sanzioni e dall’istituto della rateizzazione.
L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) apprezza l’annunciato intervento sulla scadenza dei ruoli del prossimo 1° febbraio da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, ma al tempo stesso evidenza che non si possono più solo posticipare le scadenze delle cartelle, intervenendo oltretutto sempre in emergenza al limite delle scadenze stesse. Occorre riformare profondamente il sistema fiscale partendo dalle sanzioni e dall’istituto della rateizzazione, altrimenti
anche interventi ulteriori di rottamazione o di saldo e stralcio non impedirebbero la ripetizione dello scenario attuale.
Sull’argomento interviene il Presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, che proprio su un pilastro della riforma fiscale ovvero la rimodulazione dell’ IRPEF attende di essere sentito in audizione, dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato, che si doveva tenere lo scorso 22 gennaio con le rappresentanze professionali, ma che è stata rinviata per gli imprevisti impegni parlamentari a causa della crisi di governo. Questa la dichiarazione del n. 1 dei tributaristi INT: “ Abbiamo già predisposto sulla riforma dell’ IRPEF una memoria e delle ipotesi di rimodulazione delle aliquote tra i vari scaglioni di reddito oltre ad alcune modifiche sulla compensazione dei crediti IRPEF ed ipotizzando anche una possibile modalità di reperimento di fondi per la riduzione della pressione fiscale. Ci siamo limitati, in questo frangente, all’IRPEF poiché questa è stata la raccomandazione delle Commissioni Finanze di Camere e Senato nella lettera di convocazione in audizione, quindi attendiamo una futura occasione per una prima presentazione delle altre proposte sulla Riforma fiscale elaborate dalla Commissione e dal Comitato INT costituiti proprio per supportare una più ampia e più che mai necessaria riforma del sistema tributario. Solo attraverso coraggiose e profonde riforme del sistema fiscale, della giustizia e del lavoro in tutte le sue modalità, che non guardino agli interessi di parte ma esclusivamente all’interesse generale e su cui lo Stato deve investire i fondi europei, si potrà dare il via ad una effettiva ripresa economica e sociale del Paese.”
L’ Istituto Nazionale Tributaristi ha predisposto varie ipotesi di modifica sia in tema semplificazione e stabilità normativa, sia con interventi specifici dalla tecnica legislativa alla maggiore applicazione dello Statuto del contribuente, dalla liberalizzazione delle compensazioni alla riforma del sistema sanzionatorio. Bisogna però fare bene e presto sfruttando al meglio i fondi che saranno erogati dall’ Europa.