In Europa ogni 17 secondi una persona perde la vita a causa della COVID-19. Sulla Pandemia ci sono statistiche e studi di ogni tipo, sanitario, economico e, ora, anche un costante aggiornamento sulla scansione temporale dei decessi.
È uno dei motivi per cui l’Unione chiede a tutti gli Stati di impegnarsi ancora nelle regole di distanziamento sociale, di blocco di viaggi e tutte le altre regole note. La strategia raccomandata è una sola: “non abbassare la guardia e restare prudenti durante tutto il periodo invernale e anche nel 2021 quando avverrà la distribuzione di vaccini sicuri ed efficaci”. Così il comunicato di Bruxelles che rilancia prudenza e regole: “volta a una gestione sostenibile della pandemia nei prossimi mesi invernali, un periodo in cui circostanze specifiche, come il fatto di riunirsi in ambienti chiusi, possono comportare il rischio di una maggiore trasmissione del virus. La Commissione fornirà allora ulteriori orientamenti su una revoca graduale e coordinata delle misure di contenimento”. Seguendo questa linea e per ridurre gli assembramenti delle festività di fine anno, per la Ue: “è fondamentale un approccio coordinato a livello dell’UE”. Seguendo questa direttiva di insiste a non abbassare la guardia. “Qualsiasi allentamento delle misure dovrebbe tenere conto dell’evoluzione della situazione epidemiologica e della disponibilità di capacità sufficienti per effettuare test, rintracciare i contatti e curare i pazienti”, sottolinea la Commissione. A scendere in campo anche le Commissarie per gli Stili di vita e la Sicurezza.
“In questi tempi estremamente difficili è di vitale importanza fornire agli Stati membri orientamenti”, spiega Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, “che promuovano un approccio comune alla stagione invernale e che indichino in particolare come gestire il periodo di fine anno. Dobbiamo limitare futuri focolai di contagio nell’UE. Solo attraverso una gestione continua della pandemia riusciremo ad evitare altri lockdown e gravi restrizioni e a superare insieme la crisi.”
Stesso discorso per Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare: “In Europa ogni 17 secondi una persona perde la vita a causa della COVID-19. Sebbene si stia probabilmente stabilizzando, la situazione rimane nondimeno delicata”, commenta Stella Kyriakides, “Quest’anno anche le festività di fine anno saranno diverse, come tutto il resto. Non possiamo vanificare gli sforzi compiuti da tutti noi negli ultimi mesi e nelle ultime settimane. Quest’anno, la vita e la salute devono avere la precedenza sulle feste. Ma con i vaccini all’orizzonte c’è anche speranza. Tutti gli Stati membri devono essere pronti ad avviare le campagne di vaccinazione e a distribuire i vaccini al più presto, non appena ne sarà disponibile uno sicuro ed efficace”.
Numerose le misure di controllo raccomandate. I punti cardine sono:
Distanziamento fisico e limitazione dei contatti sociali, fondamentali durante i mesi invernali, compreso il periodo delle festività. Le misure dovrebbero essere mirate ed elaborate in base alla situazione epidemiologica locale per limitarne l’impatto socioeconomico e aumentare l’adesione alle stesse da parte delle persone.
Test e tracciamento dei contatti, essenziali per individuare cluster di casi e interrompere la trasmissione dell’infezione. Il servizio di gateway federativo europeo consente il tracciamento transfrontaliero.
Sicurezza degli spostamenti, che richiede un approccio coordinato a fronte del possibile aumento degli spostamenti durante le festività di fine anno. Occorre preparare le infrastrutture di trasporto e comunicare con chiarezza gli obblighi di quarantena che possono essere imposti quando la situazione epidemiologica nella regione di origine è più grave rispetto alla regione di destinazione.
Personale e capacità dei sistemi sanitari: occorre predisporre piani di continuità operativa delle strutture sanitarie per garantire la gestione dei focolai di COVID-19 e la continuità dell’accesso alle altre cure. Tramite appalti congiunti si può sopperire alle carenze di attrezzature mediche.
Salute mentale: la stanchezza da pandemia è una reazione naturale alla situazione attuale. Gli Stati membri dovrebbero seguire gli orientamenti dell’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità relativi al potenziamento del sostegno pubblico per fronteggiare la stanchezza da pandemia. Anche il sostegno psicosociale dovrebbe essere potenziato.
Strategie nazionali di vaccinazione: la Commissione è pronta a sostenere gli Stati membri ove necessario nella distribuzione dei vaccini secondo i rispettivi piani di distribuzione e vaccinazione. Un approccio comune a livello dell’UE per quanto riguarda i certificati di vaccinazione dovrebbe rafforzare la risposta della sanità pubblica negli Stati membri e la fiducia dei cittadini nello sforzo di vaccinazione.