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Tajani: “Difficile un cessate il fuoco, Putin vuole avanzare”
Il ministro degli esteri Antonio Tajani, intervenuto alla trasmissione “Morning News” su Canale 5, ha espresso scetticismo sulla possibilità di un cessate il fuoco in Ucraina entro la fine dell’anno. “Putin vuole andare avanti”, ha dichiarato, sottolineando che la Russia ha un esercito di un milione di soldati, pagati il doppio rispetto a un operaio medio. Tajani ha evidenziato come l’intera economia russa sia ormai orientata alla difesa, con molte imprese riconvertite per sostenere lo sforzo bellico. “Per Putin è difficile fare marcia indietro. La sua speranza è conquistare più territorio”, ha aggiunto.
Sanzioni mirate e mediazione internazionale
Tajani ha ribadito la necessità di ulteriori sanzioni, ma mirate ai settori finanziari per limitare i fondi a disposizione di Mosca. “È il modo migliore per spingere Putin a ragionare, ma è un’impresa difficile”, ha ammesso. Il ministro ha sottolineato l’importanza del sostegno occidentale all’Ucraina e della mediazione americana: “Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere questa iniziativa”.
La determinazione ucraina e il ruolo dell’Occidente
Secondo Tajani, l’Ucraina dimostra una forza straordinaria grazie alla volontà del suo popolo di difendere il territorio. “I soldati russi, provenienti da regioni lontane come l’Estremo Oriente e la Siberia, non hanno una motivazione morale. Gli ucraini, invece, combattono per le loro case, famiglie e industrie”, ha spiegato. Tuttavia, ha avvertito che la determinazione da sola non basta: “Servono gli aiuti dell’Occidente”.
Preoccupazioni per Iran e Gaza
Il vicepremier si è poi soffermato sulla situazione in Medio Oriente, definendo “preoccupante” il ruolo dell’Iran, vicino alla produzione della bomba atomica. “Serve un accordo per disinnescare questa minaccia”, ha affermato. Rivolgendosi a Israele, Tajani ha lanciato un appello: “Siamo amici di Israele, ma i bombardamenti su Gaza devono finire. Hamas deve liberare gli ostaggi, ma Israele deve capire che non si può continuare con questa carneficina di civili innocenti”.
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