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Tajani: “Italia non è in guerra con la Russia, ma difende il diritto dell’Ucraina”
ROMA (LaDiscussione) – Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito la posizione dell’Italia sul conflitto in Ucraina durante la sua partecipazione al programma “Il rosso e il nero” su Rai Radio 1. “Non abbiamo alcuna intenzione di entrare in guerra. Abbiamo sempre chiarito che non invieremo militari italiani in Ucraina e che le armi italiane non possono e non devono essere usate al di fuori del territorio ucraino, quindi per colpire la Russia. Non siamo in guerra con la Russia: stiamo solo sostenendo il diritto dell’Ucraina a difendersi”, ha dichiarato Tajani.
Cessate il fuoco lontano, Putin non ha fretta
Sul tema del cessate il fuoco, il ministro ha espresso scetticismo riguardo a una soluzione immediata. “È una partita a scacchi molto complicata. Non sono ottimista su tempi brevi. Credo che si arriverà a una soluzione verso la fine dell’anno”. Tajani ha spiegato che il presidente russo Vladimir Putin non ha interesse ad accelerare i tempi, soprattutto per motivi economici. “Putin ha un milione di soldati che combattono e vengono pagati il doppio di un operaio russo. Inoltre, gran parte dell’industria russa è stata convertita alla produzione bellica. Non può fare marcia indietro in poche settimane”.
Sanzioni come strumento per accelerare la pace
L’unica via per spingere Putin verso il dialogo, secondo Tajani, potrebbe essere l’applicazione di nuove sanzioni. “Infliggere ulteriori sanzioni potrebbe ridurre le risorse economiche a disposizione della Russia, costringendola a tagliare la presenza militare e ad avviare negoziati con Kiev più rapidamente. Solo così si potrebbe arrivare a un cessate il fuoco”.
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