giovedì, 16 Gennaio, 2025
Image default
Cinema

La Disney e i remake: mossa strategica per sopperire a una crisi e adeguarsi ai tempi

Sono 15 anni che la Disney produce remake in live action dei suoi grandi classici d’animazione. Necessità nata per motivi economici e per dare nuova vita alle loro storie. Un espediente che ha portato gioie e insuccessi al colosso californiano

Disney, un nome, miliardi di ricordi ed emozioni. Non c’è persona al mondo che sentendolo non ritorni ad essere un bambino affascinato dalle storie di Topolino, Simba e tutte le principesse. Negli ultimi 15 anni, però, la Compagnia ha deciso di concentrarsi sui remake in live action dei suoi film passati producendo pochissimi lungometraggi totalmente nuovi. Ma perché è successo ciò?

Le motivazioni sono tre: il guadagno economico, lo stare al passo con i tempi e la voglia di attirare un pubblico proveniente da culture, ambienti geografici e fasce di età diverse.

Per rendere possibile tutto questo la Disney ha dovuto rimaneggiare le storie originali e attualizzarle, giustificando così anche la loro produzione. Un’arma a doppio taglio che ha accontentato le persone ma le ha anche deluse. Per esempio, nel remake di Aladdin (di Guy Ritchie, 2019) l’attualizzazione è incarnata dal personaggio di Jasmine (Naomi Scott). Il pubblico assiste a una nuova Jasmine: indipendente, moderna, non si pone il problema di dire le cose come stanno e se deve parlare nessuno può zittirla, è consapevole del suo valore e del potere che possiede. In questo film il suo personaggio è più centrale rispetto a quello d’animazione del 1994 e a tratti sembra più importante dello stesso Aladdin.

I bambini, i ragazzi di oggi hanno più consapevolezza del mondo che li circonda. Proprio per questo è fondamentale che i rifacimenti siano inclusivi e al passo con i tempi. Le storie hanno un grado di maturità maggiore ed è giusto così. D’altronde chi lavora in questo settore non può permettersi di ingannare il pubblico dei più giovani mostrando loro realtà falsificate che poi non aiutano quando devono fare i conti con la vita vera.

Il discorso, però, è più complesso di quello che sembra perché, se da un lato il cambiamento è efficace e aiuta le nuove generazioni a ritrovarsi nei personaggi e nei film, per le vecchie generazioni, più legate alla storia originaria e alle sensazioni che a suo tempo aveva suscitato in loro, è difficile accettare il cambiamento.

Le cose dal punto di vista tecnico sono invece diverse e più semplici; perché trasformare un film d’animazione in uno con attori in carne ed ossa ha i suoi vantaggi. Sono un’eccezione solo i film, come Il Re Leone, che hanno per protagonisti gli animali, resi freddi e apatici dalle tecnologie.

Ma quindi i remake servono davvero?

La risposta varia da film a film, alcuni hanno avuto un senso altri no. Molti, nonostante il successo economico, sono emotivamente una delusione. Ci si aspetta di provare la magia e le sensazioni di una volta che però non arrivano; se visivamente l’estetica è eccellente, manca un qualcosa che tocchi corde più in profondità.

La speranza di far leva sulla nostalgia e sulle emozioni alla fine ha fatto perdere di vista alle produzioni Disney il fattore più importante del loro successo: far viaggiare con la fantasia attraverso i film. Perché come si può viaggiare con la fantasia per esplorare mondi sconosciuti e lontani dalla propria realtà se la maggior parte di quello che producono oggi è già visto?

Un’impasse cui solo il tempo potrà dare una risposta, a noi non resta che guardare quello che succederà.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Nel 2018 crollo cinema, in positivo teatro

Redazione

DeSantis toglie il controllo del “distretto speciale Florida” alla Disney per salvaguardare i giovani dalle teorie gender

Cristina Gambini

I colori del cinema: il rosso accende ansie, passioni, istinti

Dalila Provenzani

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.