giovedì, 26 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Anbi: in due giorni 54 eventi meteo estremi in tutta Italia

Confagricoltura: serve un nuovo modello di gestione dell’acqua

In soli due giorni, tra il 21 ed il 22 Luglio scorsi, in Italia ci sono stati 54 eventi meteorologici estremi tra grandinate anomale, nubifragi, trombe d’aria e raffiche di vento, che hanno provocato la caduta di alberi e danni alle abitazioni. Le piogge più violente hanno colpito le Marche ed il Friuli con cumulate fino a 110 millimetri a Casarsa della Delizia in poco più di un’ora. A segnalarlo è il report dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, che evidenzia, però, come l’immagine più eclatante della settimana sia quella dell’invaso di Occhito, un bacino da 250 milioni di metri cubi d’ acqua, posto tra le regioni Molise e Puglia, a servizio dell’agricoltura del Tavoliere (noto come “il granaio d’Italia”) e, al contempo, fonte preziosa di risorsa destinata all’uso potabile, immessa nell’Acquedotto Pugliese: in soli 8 giorni ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi; la diga sul fiume Fortore ne trattiene adesso solo 77 milioni circa e, d’ora in poi, l’acqua dell’invaso servirà quasi esclusivamente per l’uso potabile, facendo prevedere che, per la metà di Agosto, la Capitanata non avrà più risorsa per irrigare i campi.

Acqua: Italia divisa in due

In 7 giorni, anche il fiume Po ha visto ridursi nettamente il flusso in alveo, mantenendo generalmente, però, portate al di sopra delle medie mensili. “L’odierna fotografia dell’Italia idrica – dice Massimo Gargano, direttore Anbi – è quella di un Nord sovrabbondante d’acqua e di un CentroSud arso dalla siccità, dove sono a rischio asset economici importanti quali l’agricoltura ed il turismo. Va assunta consapevolezza, ad ogni livello, che il clima è cambiato e che necessita un nuovo modello per il territorio, dove resilienza non può che accompagnarsi con manutenzione, infrastrutture ed innovazione.”

Confagricoltura: situazione allarmante

Confagricoltura dice che la situazione “è allarmante” e “registra l’impegno, tempestivo e consistente, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel far fronte all’emergenza idrica nel Mezzogiorno d’Italia. Un impegno evidenziato dalle “misure introdotte dal Governo con grande sollecitudine.” Si registra che ammontano a 950 milioni di euro i fondi già messi a disposizione direttamente dal ministero per l’avvio di cantieri atti alla realizzazione di nuove opere idriche e per interventi rivolti a opere esistenti: un primo stralcio del nuovo Piano nazionale per gli interventi da 12 miliardi di euro (PNISSI), di cui il 10% è destinato proprio alla Sicilia.“Il clima – conclude Confagricoltura – è incontrovertibilmente mutato e richiede un nuovo modello di gestione dell’acqua per far fronte al rischio inaridimento di alcune aree con evidenti minacce per l’agricoltura e il turismo. Confagricoltura sottolinea l’urgenza di ulteriori interventi immediati. Le imprese agricole hanno bisogno di strumenti concreti, finanziari e infrastrutturali, e non possono essere lasciate sole.”

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