Gli iscritti di quattro sindacati che rappresentano oltre 14.000 lavoratori di Disneyland, Disney California Adventure, Downtown Disney e degli hotel Disney, in California meridionale hanno votato per autorizzare uno sciopero, denunciando pratiche sindacali sleali. Se avvenisse, sarebbe il primo sciopero a Disneyland in 40 anni. “Invece di collaborare per un contratto equo, Disney ha adottato comportamenti che riteniamo sleali, tra cui disciplina illegale, intimidazione e sorveglianza dei membri che indossavano distintivi sindacali al lavoro,” ha dichiarato il comitato negoziale. “Queste azioni mirano a impedire l’esercizio dei nostri diritti e a imporci un contratto che perpetua lo status quo alla Disney,” ha aggiunto il comitato. Le spille sindacali raffigurano un guanto bianco in stile Topolino alzato a pugno. I lavoratori, noti come “membri del cast”, hanno iniziato le trattative contrattuali con la Disney il 24 aprile. Quasi due mesi dopo, il 10 giugno, i lavoratori hanno presentato accuse di pratiche di lavoro sleali contro l’azienda. Tali accuse, riguardanti oltre 675 lavoratori, sono ora sotto indagine dal National Labor Relations Board, un’agenzia federale indipendente che applica le leggi sul lavoro.
Difficoltà economiche
Negli ultimi anni, studiosi del lavoro hanno evidenziato le difficoltà economiche dei dipendenti di Disneyland e di altri parchi a tema negli Stati Uniti. Nel 2018, un rapporto dell’Occidental College e dell’Economic Roundtable, evidenziavano che il 74% dei lavoratori di Disneyland non riusciva a coprire le spese di base ogni mese, sperimentando la mancanza di una casa, l’insicurezza alimentare e il 42% ha dichiarato di aver dovuto assentarsi dal lavoro per cure mediche perché non aveva abbastanza congedi per malattia. I quattro sindacati sono il Bakery, Confectionery, Tobacco Workers and Grain Millers Local 83; il Service Employees International Union-United Service Workers West; il Teamsters Local 495; e l’United Food and Commercial Workers Local 324.