mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Ambiente

Albero europeo dell’anno 2024, un olivo millenario in Sardegna è arrivato terzo

Si è classificato al terzo posto l’olivo millenario di Luras in Sardegna nell’ambito del prestigioso riconoscimento “European tree of the year 2024”: l’albero italiano ha ottenuto ben 13.933 voti seguito dal suggestivo faggio piangente di Bayeux in Normandia, con quasi 25.000 voti. A vincere l’importante premio europeo è stato il maestoso faggio comune che cresce nel giardino botanico dell’Università di Breslavia in Polonia. Ma L’olivo millenario della Gallura è una meraviglia naturale che affascina e stupisce per la sua imponenza e bellezza ed è considerato “l’Olivastro Millenario più anziano di tutta l’Europa”.

Il Grande Patriarca di Luras

Situato nel piccolo comune di Luras, questo albero secolare è considerato uno degli esemplari di olivo selvatico più antichi dell’isola. Definito “Grande Patriarca” per la saggezza della sua epoca, è tra i più antichi del mondo: gli esperti stimano un’età compresa tra i 3000 e i 4000 anni. Questo maestoso albero ha una struttura robusta e resistente, che ne testimonia la longevità, vero simbolo di resilienza e continuità. L’ulivo di Luras, infatti, rappresenta uno degli esemplari più antichi di olivo selvatico non solo in Sardegna, ma in tutta Europa.

L’albero trionfatore

Il primo premio è stato vinto da un enorme faggio comune che si trova in Polonia, nell’arboreto di Wojsławice, nella Bassa Slesia. Questo straordinario esemplare, noto anche come “The Heart of The Garden”, ha conquistato il primo posto per il terzo anno consecutivo, dimostrando la sua eccezionale bellezza e il legame speciale che ha con la comunità locale con il un tronco eccezionalmente spesso che si stima abbia circa duecento anni. Il suo tronco imponente ha colpito i giudici del concorso per la sua forma insolita, per i rami ampiamente diffusi e per le foglie color porpora che brillano al sole. All’ombra della sua grande chioma, gli appassionati si incontrano ancora oggi, come 100 o 200 anni fa, uniti dall’ammirazione per la natura.

Al secondo posto

Al secondo posto si è classificato un altro faggio, in Normandia: famoso per la sua immensa chioma cadente e i massicci rami incurvati, il faggio piangente di Bayeux è considerato un luogo romantico per celebrazioni e matrimoni. Oggi si estende per oltre 40 metri di larghezza, ma la cittadina ha dovuto realizzare una struttura di sostegno per sorreggere l’imponente albero negli ultimi 100 anni. La cura e l’amore continui per questo faggio, dimostrati anche dalle numerose e-mail che riceve dai suoi ammiratori, sono la miglior dimostrazione di protezione per il suo futuro.

Alberi, simboli di natura e di coesione

Il concorso, promosso dalla Giant Trees Foundation e realizzato dalla Environmental Partnership Association, ha visto il faggio di Breslavia primeggiare tra migliaia di candidati provenienti da tutta Europa. La cerimonia di premiazione, svoltasi presso il Parlamento europeo lo scorso 20 marzo, ha sottolineato l’importanza di questi alberi come simboli della natura e della coesione comunitaria. L’appuntamento di quest’anno è stato organizzato in partnership con il ministero dell’Ambiente della Repubblica Ceca. “Creare un rapporto con la natura è fondamentale per la sua tutela. Gli alberi dovrebbero essere trattati come patrimonio naturale e culturale”, ha affermato il ministro dell’Ambiente della Repubblica Ceca, Petr Hladík.

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