Nel mese di gennaio 2024 continua a crescere il clima di fiducia di imprese e consumatori. Nell’indagine svolta dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) emerge che il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato da aprile 2023. L’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 95,8 a 96,4 punti e l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sale da 97,3 a 98,1 punti. In relazione ai consumatori, si evidenzia un’evoluzione positiva delle valutazioni sulla situazione economica generale, su quella futura e su quella corrente; i giudizi e le attese sulla situazione personale sono improntati ad una maggior cautela. L’evoluzione positiva dell’indice è dovuta ad un miglioramento della fiducia in tutti i comparti economici indagati. L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Tutte le variabili componenti l’indicatore sono in miglioramento ad eccezione delle opinioni sull’opportunità/possibilità di risparmiare e di quelle sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli nella fase attuale.
“Un rialzo inatteso”
“A gennaio 2024 il clima di fiducia delle imprese aumenta per il secondo mese consecutivo registrando il valore più elevato da aprile 2023. L’evoluzione positiva dell’indice è dovuta ad un miglioramento della fiducia in tutti i comparti economici indagati. L’indice di fiducia dei consumatori cresce, senza interruzioni, dallo scorso novembre e raggiunge la quota più alta da giugno 2023. Tutte le variabili componenti l’indicatore sono in miglioramento ad eccezione delle opinioni sull’opportunità e la possibilità di risparmiare e di quelle sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli nella fase attuale” commenta l’Istat. Sull’ aumento della fiducia delle imprese e dei consumatori si è espressa anche l’Unione nazionale consumatori (Unc) affermando che questo è “un rialzo inatteso. Finito l’effetto Natale e tredicesime di dicembre, era lecito attendersi un fisiologico calo della fiducia. Invece il dato è positivo”.
Clima economico futuro
In particolare, l’Istat specifica che il clima economico e quello futuro registrano gli incrementi più consistenti: il primo passa da 99,7 a 103,1 punti e il secondo passa da 96,4 a 97,2 punti. Il clima corrente, invece, aumenta da 95,4 a 95,8 punti, mentre il clima personale diminuisce da 94,4 a 93,9 punti. Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta in tutti e quattro i comparti economici indagati, seppur con intensità diverse: nel settore manifatturiero e nel settore del commercio al dettaglio si registrano gli incrementi più marcati, i quali passano rispettivamente da 87,3 a 88,3 punti e da 104,0 a 106,6 punti, mentre nei servizi e nelle costruzioni si stima un aumento più contenuto (l’indice sale, nell’ordine, da 102,4 a 102,6 punti e da 106,7 a 107,0 punti). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura tutte le variabili registrano un’evoluzione positiva, mentre nel comparto delle costruzioni si stima un deterioramento dei giudizi sugli ordini ed un aumento delle attese sull’occupazione. Passando ai servizi di mercato, nonostante i giudizi sugli ordini registrano un peggioramento, l’Istat rileva un miglioramento sia per valutazioni sull’andamento dell’azienda che sulle attese sugli ordini. Nel commercio al dettaglio, infine, i giudizi sulle vendite mostrano una dinamica negativa in presenza di una diminuzione del saldo relativo alle scorte di magazzino e di una crescita delle attese sulle vendite.