domenica, 24 Novembre, 2024
Società

Autobus vecchi, le imprese chiedono finanziamenti pubblici

Il settore del Trasporto con autobus è in ripresa, ma va sostenuto

Piena condivisione della politica perseguita dal Governo di innovazione, riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti e miglioramento degli standard di sicurezza nella circolazione stradale, ma anche necessità di nuove adeguate risorse per il rinnovo del parco mezzi del trasporto commerciale con autobus non soggetto a obblighi di servizio pubblico. È quanto chiesto, in rappresentanza delle imprese del trasporto commerciale con autobus, dalle Associazioni ANAV/Confindustria, CNA Fita Trasporti, Confartigianato Auto-Bus Operator, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. “Chiediamo con convinzione che l’impegno del Governo prosegua su questa strada e confidiamo, quindi, che il Ministro Salvini accolga la richiesta delle Associazioni di un piano triennale di finanziamento degli investimenti in autobus da destinare al settore per 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026”.

Rilevane contributo

“Il settore del trasporto commerciale con autobus (noleggio autobus conducente e linee di competenza statale) – riferiscono le Associazioni – riveste un ruolo di primaria rilevanza per il sistema di mobilità collettiva del Paese locale e per la filiera turistica nazionale. Siamo peraltro consapevoli del rilevante contributo che il trasporto collettivo e il nostro settore in particolare può dare per il perseguimento degli obiettivi di transizione ecologica perseguiti dal Governo. Sono obiettivi che condividiamo e ne siamo convinti sostenitori”. 35mila addetti.
Le Associazioni ricordano la rilevanza del settore del trasporto commerciale con autobus composto da circa 5mila piccole e medie imprese, che, con oltre 35mila addetti e 30mila autobus, che garantiva fino al 2019 (ultimo anno ante – Covid) un fatturato annuo di oltre 2 miliardi di euro corrispondente a circa lo 0,1% del PIL nazionale.

Metà autobus sono euro IV

Le Associazioni, in questo contesto, sottolineano la necessità di imprimere una rapida svolta al processo di rinnovo vetustà del parco autobus del trasporto commerciale, dando seguito alla misura recentemente adottata dal Governo nell’anno appena trascorso. “Ancora oggi circa il 50% del parco è composto da autobus di classe ambientale fino a euro IV. Le condizioni avverse degli ultimi anni, segnati dall’emergenza pandemica e dalla crisi energetica, che hanno fortemente rallentato gli investimenti e solo nel 2023 si è registrata una ripresa grazie ai 50 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e .Trasporti che hanno contribuito all’acquisto di circa 1.200 autobus nuovi di fabbrica”.

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Redazione

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