domenica, 22 Dicembre, 2024
Giovani

Crepet: La ricerca su Google o YouTube diventi materia scolastica

Il brutale incidente stradale di Casal Palocco, quartiere della Capitale, che ha tragicamente strappato alla vita il piccolo Manuel ha scosso la coscienza di tutti noi ed è con profondo cordoglio che esprimiamo affetto e vicinanza alla famiglia di quel bambino innocente che resterà per sempre nei nostri cuori.

La dinamica e i particolari di quella tragedia sono sconcertanti. Alla base del comportamento incosciente del giovane che era alla guida del bolide che ha travolto l’auto su cui viaggiavano una mamma e i suoi due bambini, sembra esserci una sfida social pericolosa. Ancora una volta, una maledetta challenge fatta da ragazzi disposti a tutto pur di ottenere “like” sui social media.

È davvero questa la Generazione Z? Il nostro rapporto con i social è così distruttivo?

Cosa sta succedendo alla Gen Z ?

Cosa sta succedendo alla Generazione Z, a cui peraltro anagraficamente appartengo?
Cercando una risposta al quesito, mi sono imbattuta nel libro Schermi futuri, realizzato in collaborazione con Ipsos, con la direzione scientifica dello psichiatra Paolo Crepet e promossa e finanziata da Unieuro.

 

Il libro Schermi Futuri è scaricabile gratuitamente sul schermifuturi.com

L’iniziativa ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare i più giovani ad un utilizzo responsabile della tecnologia per contrastare ogni forma di distorsione della rete e favorire un’esperienza sempre positiva con la tecnologia nella vita quotidiana.

 

Schermi Futuri è un’indagine che ha coinvolto 1200 ragazzi tra i 14 e i 19 anni, attivi sui principali social (TikTok, Instagram, Twitch, Facebook, YouTube, Twitter). I risultati di quell’indagine dicono che si possono riconoscere 8 comunità di giovani: gli esuberanti spensierati (18%), per loro i social sono una naturale continuazione della reale vita sociale, i bramosi di ammirazione (20%), sono quelli che vivono in prevalenza al Sud e nelle grandi città come Roma e per i quali l’obiettivo è apparire, gli audaci per emergere (15%) e poi ci sono i pacati riflessivi, i poetico-passionali, i genuini concreti, gli introversi taciturni e per finire i tenebrosi isolati (5%).

Ecco cosa sta succedendo alla Generazione Z

La risposta alla domanda “cosa sta succedendo alla Generazione Z?” emerge dai dati dell’indagine ed è ben spiegata dallo psichiatra Paolo Crepet, che ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere della Sera.

Secondo lo psichiatra: “I giovani vanno valutati nella loro multidiversità. Non pensiamoli sempre con la testa dentro lo smartphone. È vero, c’è un raggruppamento che pensa solo a questo, ma non sono tutti così”.

Molto importante è il rapporto scuola-studenti, Crepet è convinto “che si debba puntare molto sulla scuola. Sulla scuola, lo Stato può intervenire, sulle famiglie non direttamente. Prendiamo il caso dei ragazzi introversi o di quelli che si isolano. Se vanno in una scuola che nel pomeriggio organizza corsi ricreativi, come danza o teatro o altre proposte, allora dà a queste categorie uno strumento per uscire dal disagio”. La scuola -sempre secondo Crepet- potrebbe usare la tecnologia come incentivo cerebrale e non di spegnimento cerebrale. Ed ecco la proposta straordinaria che lancia lo psichiatra: “perché non inserire tra le materie anche la ricerca su Google o YouTube? Sarebbero strumenti eccezionali di conoscenza e distrarrebbero, invece dai social”.

A sbagliare sono anche i genitori

“Padri e madri non devono mai stare sullo stesso piano dei figli: noi siamo capitani, loro ragazzi”. Crepet fa anche un’analisi del rapporto genitori-figli e guardando ai 40-45enni che sono nati in un momento a scarso impatto tecnologico. Ebbene, oggi quei genitori si ritrovano a fare le stesse cose che fanno i loro figli: usano le chat, si mettono in posa sui social.  Secondo Crepet si tratta di fratellizzazione genitoriale, un fenomeno che si sta verificando per la prima volta nella storia dell’umanità. I genitori arrivano a geolocalizzare i figli e per lo psichiatra “in questi casi si arriva alla patologia pura”.

 

Liceale at Liceo Giulio Cesare di Roma e Speaker radiofonica at New Sound Level 90FM

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