domenica, 24 Novembre, 2024
Esteri

Kuleba: neutralità equivale ad appoggio a Mosca

Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, dopo il nuovo attacco missilistico russo contro l’Ucraina, ha definito “Barbarie insensata. Queste sono le uniche parole che vengono in mente quando la Russia lancia un altro attacco missilistico su pacifiche città ucraine prima del nuovo anno. Non può esserci “neutralità” di fronte a crimini di guerra così massicci. Fingere di essere neutrali ora è lo stesso che schierarsi con la Russia”, ha detto il Ministro degli Affari esteri ucraino.

Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina ha riferito di decine di missili in un massiccio bombardamento giovedì mattina. La Russia ha utilizzato missili da crociera aerei e marittimi, missili guidati antiaerei, complessi S-300 e S-400, ha riferito lo stato maggiore ucraino.

Secondo il vicecapo della direzione operativa principale dello stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina Alexei Gromov, durante l’ultimo massiccio attacco, l’esercito russo ha lanciato circa 70 missili, di cui 54 sono stati distrutti dalla difesa aerea ucraina.

A Kiev e nella regione attorno alla capitale al mattino ci sono state esplosioni. Più tardi, l’amministrazione militare della città di Kiev ha riferito che la difesa aerea stava operando in città. I militari hanno esortato i residenti ad andare nei rifugi. Secondo gli ultimi dati, nella capitale ucraina, tre persone, tra cui una ragazza di 14 anni, sono rimaste ferite in un attacco nel distretto di Darnytskyi. “I soccorritori stanno lavorando sul posto. Ecco come si manifesta il terrorismo russo di Capodanno”, ha scritto Kirill Tymoshenko, vicecapo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina.

A seguito dei massicci bombardamenti in un certo numero di regioni, gli impianti di generazione e le reti elettriche sono stati danneggiati, ha detto il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko. Ha definito difficile la situazione nelle regioni di Odessa e Kiev.

Sulla regione di Odessa, un’unità di difesa aerea ha abbattuto più di 20 missili. A Odessa, così come nelle regioni di Dnipropetrovsk, l’elettricità è stata preventivamente interrotta a causa della minaccia di arresti di emergenza.

La difesa aerea ha funzionato anche nelle regioni di Zhytomyr, Chernihiv e Sumy. A Leopoli, tram e filobus sono stati fermati. È stato riferito che non c’è elettricità in quasi tutta la città. Attacchi missilistici sono stati segnalati anche dalle autorità della regione di Mykolaiv, con conseguente interruzione di corrente di emergenza.

In precedenza, è stato riferito che in tutte le regioni dell’Ucraina il 29 dicembre è stato annunciato un allarme aereo. Il comando operativo ucraino “Sud” ha riferito che due vettori missilistici russi di superficie sono entrati nel Mar Nero, pronti a rilasciare fino a 20 missili Kalibr. È stata, inoltre, segnalata la minaccia con bombardieri Tu-95.

Diversi ambasciatori, la presidente della Moldova Maya Sandu, il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna hanno già condannato gli attacchi missilistici.

Anche la premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno tenuta alla Camera, ha ribadito il sostegno del governo italiano all’Ucraina, rinnovando la promessa di visitare Kiev entro la fine di febbraio.

“L’Italia è pronta a farsi garante di un eventuale accordo di pace, e penso di recarmi a Kiev prima della fine di febbraio, prima cioè dell’anniversario dell’invasione del 24 febbraio”.

A proposito di una possibile conferenza internazionale di pace, Meloni si è detta ovviamente favorevole a tutto quello che si possa fare per favorire la pace. Aggiungendo “Bisogna sapere però che il tema della pace non si ottiene solo rivendicandolo, bisogna lavorarci concretamente e avere segnali dalle parti in campo e oggi non ci sono segnali particolari dalla Russia”.

Proprio questo mese, l’Italia ha dato un’ulteriore prova concreta del proprio supporto all’Ucraina, con il voto favorevole – a stragrande maggioranza – che ha approvato al Senato la risoluzione presentata dal governo con cui vengono prorogati gli aiuti militari all’Ucraina fino alla fine del 2023.

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