CAGLIARI (ITALPRESS) – Sono 21 le strutture portuali, dislocate lungo la costa Nord Orientale, interessate dal Piano regionale della Rete di Portualità turistica presentato questa mattina a San Teodoro. Si tratta del tratto costiero che si estende da Golfo Aranci a Cala Gonone e che abbraccia importanti località turistiche come Golfo Aranci appunto, Olbia, Loiri Porto San Paolo, Puntaldia, San Teodoro, Porto Ottiolu, La Caletta, Cala Gonone. Con l'appuntamento di San Teodoro si chiude il ciclo di incontri territoriali che ha visto impegnato l'assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris in un percorso condiviso con i territori che consentirà alla Regione di recepire le considerazioni dei portatori di interesse. La fase successiva della redazione del Piano sarà infatti quella del cosiddetto geodesign che verrà realizzata tra qualche mese e sarà propedeutica alla predisposizione del Piano vero e proprio che l'assessore porterà all'attenzione della Giunta regionale. "Fin dal 2019 – ha detto Salaris – la Giunta Solinas ha creduto in questo strumento di pianificazione e programmazione fondamentale che permette a un segmento rilevante della nostra economia, quello della portualità, di crescere disciplinandolo e mettendolo a sistema con l'obiettivo di consentire all'intera Sardegna di avere strutture di riferimento sia in termini di servizi e sia in termini di maggior attrattività". Efficientare le strutture esistenti, ottimizzare i posti barca e realizzare nuove infrastrutture portuali gli obiettivi primari del Piano regionale. Grazie al Piano della portualità, i posti barca saranno meglio distribuiti lungo le coste sarde – la Sardegna può contare su oltre 1800 km di costa – con evidenti riflessi su quelle infrastrutture portuali di ridotte dimensioni che normalmente risultavano tagliate fuori dal circuito della navigazione. La Sardegna, con l'attuazione del Piano, dovrà diventare non solo meta del turismo nautico, esteso dagli amanti della vela a quelli che privilegiano il confort della navigazione a motore (dai proprietari di imbarcazioni a quelli che ricorrono alla sempre più diffusa formula dei charter, con o senza equipaggio), ma anche il luogo dove si mantiene stabilmente l'imbarcazione, in attrezzati rimessaggi a terra o a mare, con conseguente sviluppo della cantieristica per le ordinarie manutenzioni e riparazioni. – Foto ufficio stampa Regione Sardegna – (ITALPRESS). fil/com 08-Giu-22 13:48