“Massima attenzione dell’ABI sul tema del Superbonus e di altri bonus connessi con l’attività edilizia e disponibilità ad attivare un confronto con Federcepicostruzioni”.
È quanto scrive in una lettera il presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, in risposta alla richiesta-appello del presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, in merito alla “costituzione urgente di un tavolo di confronto che definisca regole e procedure chiare per la cessione dei crediti dell’edilizia (Superbonus 110% ma non solo), in teoria cedibili per quattro volte dal 17 maggio scorso, nella realtà fermi nella disponibilità delle imprese che non riescono a monetizzare i lavori realizzati”.
“L’Associazione – scrive Patuelli nella lettera indirizzata a Lombardi – aveva segnalato alle Istituzioni le implicazioni per il mercato dei crediti di imposta derivanti dalla stretta normativa avviata da novembre 2021 in occasione della quale sono stati totalmente ridisegnati i confini dell’istituto, addivenendo alla fissazione di un numero massimo di cessioni e alla forte limitazione soggettiva dei potenziali acquirenti”.
“L’instabilità del quadro normativo – scrive ancora nella lettera Patuelli – unitamente al massiccio ricorso al meccanismo della cessione del credito da parte del mercato (famiglie e imprese) hanno generato per banche e intermediari finanziari un’attenta valutazione della sostenibilità di tali operazioni in termini di capienza fiscale propria di tali soggetti”.
“Stante l’attuale e migliorato contesto normativo – conclude il presidente dell’ABI – occorrerà monitorare la portata delle recenti novità introdotte gli effetti da esse derivanti sul mercato dei crediti fiscali”.
Il presidente di Federcepicostruzioni si era rivolto al presidente ABI chiedendo “l’immediata costituzione di un tavolo di confronto con la categoria al fine di definire con chiarezza, proprio attraverso l’ABI, le procedure alle quali le imprese si devono attenere per poter cedere i crediti. Un tavolo che consenta anche di uniformare le richieste e gli iter burocratici da seguire in tutti gli istituti di credito”.
“Dal 17 maggio è operativa la quarta cessione dei crediti – aveva scritto Lombardi al presidente ABI – e quindi, sul piano teorico, non sussiste più alcun ostacolo all’acquisizione dei medesimi:
nella sostanza e nella verità dei fatti dallo scorso mese di gennaio sono sempre più numerose le imprese che hanno lavorato e continuano a lavorare nell’impossibilità – o nell’estrema difficoltà – di monetizzare i crediti fiscali maturati. Il settore dell’edilizia è vittima di un incentivo che ha generato ricchezza teorica ma che, in pratica, sta mettendo in seria crisi imprese, fornitori e professionisti, alla disperata ricerca di soggetti che possano acquistare tali crediti. Sono a rischio non solo l’efficacia di questi strumenti di agevolazione, ma la tenuta dell’intero sistema, che potrebbe rimanere strozzato dalle difficoltà di cessione di tali crediti”. (Italpress)