venerdì, 27 Dicembre, 2024
Motori

Diesel in testa, elettriche in calo nel noleggio auto a lungo termine

Nel primo trimestre 2022 sono stati stipulati 135.113 contratti di noleggio a lungo termine di autovetture (non confrontabili con le immatricolazioni dello stesso periodo), in leggero aumento rispetto ai 132.023 rilevati nel quarto trimestre 2021.

L’analisi trimestrale che Unrae, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha avviato lo scorso gennaio su questo particolare segmento del mercato dell’auto, indica un incremento, nel passaggio da un trimestre all’altro, di circa il 19% dei contratti destinati a utilizzatori privati, pari a 23.495 unità. La quota dei privati sale in tre mesi dal 15% al 17,4% del totale, mentre i contratti destinati a società ammontano a 111.618 e scendono dall’85% all’82,6% del totale.

I dati trimestrali sono stati illustrati in anteprima dal Direttore Generale dell’Unrae, Andrea Cardinali, nel suo intervento all’evento Mobilityhub on Truck, organizzato da BTheOne e Quattroruote Professional, tenutosi a Venezia il 7 e 8 aprile. In base alla motorizzazione, con una quota del 36,5% la scelta preferita dai privati resta il diesel anche se in calo, mentre salgono al 22,4% i motori a benzina. Le elettriche (BEV) scontano l’attesa degli incentivi e riducono la quota dal 7,5% al 4,7%, mentre crescono lievemente le plug-in all’11,7% e mantengono una quota superiore al 19% le ibride.

Per le motorizzazioni, ma in parte anche per marche e modelli, emergono differenze molto forti fra privati e società che scelgono il NLT. Per queste ultime, infatti, l’alimentazione preferita resta di gran lunga il diesel (63%) e al secondo posto salgono le ibride, con una quota del 15%, che superano i motori a benzina scesi al 12,3%. Molto limitate, intorno ai 2 punti percentuali, le differenze di quote % rispetto al mix del trimestre precedente.

L’Unrae sottolinea nuovamente come l’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi, e nello specifico del noleggio a lungo termine, rischia di soffocare un segmento di mercato molto promettente e orientato alle nuove motorizzazioni. Nella classifica in base alla carrozzeria, fra i privati i crossover occupano il primo posto (40,1%) e allungano la distanza dalle berline (35,9%), seguite al terzo posto dai fuoristrada (17,3%), anch’essi in ulteriore recupero di quota. Fra le società i modelli preferiti restano invece le berline, in calo al 31,7%, inseguite dai crossover in crescita al 30%. Fra i vari segmenti, le vetture medie (segmento C) con la quota del 36,1% hanno le maggiori preferenze degli utilizzatori privati, seguite dalle utilitarie (B) e dalle medio-grandi (D) con una quota rispettivamente del 25% e del 22,2%. Queste preferenze sono replicate, all’incirca con le stesse proporzioni, anche dalle società. Anche qui risultano molto limitate le differenze di quote % rispetto al mix del trimestre precedente.

A livello geografico, nella classifica in base alla penetrazione degli ‘utilizzatori privati’ (che, lo ricordiamo, includono anche i privati con Partita IVA), i primi posti sono occupati dalle regioni meridionali anche nel primo trimestre 2022. Con il 40,4% la Calabria mantiene la quota più alta sul totale del mercato regionale, lasciando secondo e terzo posto a Puglia (34,4%) e Campania (32,4%). Il Trentino-Alto Adige ha quasi triplicato la sua quota, ma con il 2,6% resta la regione con il più basso indice di noleggio a privati, come conseguenza del fenomeno del rent-to-rent, per la particolare concentrazione di sedi legali degli operatori Rent-A-Car. Penultima, in questa graduatoria, la Lombardia con l’11,3%.

La classifica in termini di volume di contratti complessivi (a privati e a società), vede invece la Lombardia al primo posto con il 34,1% dei 135.113 contratti registrati a livello nazionale nel primo trimestre 2022. Al secondo posto troviamo il Lazio con il 13,7% e al terzo posto Piemonte ed Emilia Romagna, con la stessa quota, pari all’8,4% del totale Italia. A livello provinciale, sulla base del volume totale dei contratti (a privati e società), Napoli si colloca al 4° posto, dietro Milano, Roma e Torino, e fra queste al 1° per quota di Noleggio a lungo termine a privati (34,3%). Ultima Bolzano, con l’1,5%, per il motivo già citato. Le forti differenze geografiche sono dovute a numerosi fattori, oltre a quello, piuttosto localizzato, del rent-to-rent: diffusione e maturità della “cultura del noleggio” fra i consumatori, intensità dell’attività commerciale da parte degli operatori, densità del tessuto imprenditoriale, tematiche di natura assicurativa.

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