lunedì, 25 Novembre, 2024
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Scuola, occupato il liceo Volta a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Dopo i licei Bottoni e Parini, questa mattina anche il liceo scientifico Volta di Milano è stato occupato. Un gruppo di circa 200 ragazzi stamattina, prima dell'orario di ingresso, ha preso possesso dell'edificio dando inizio a un'assemblea plenaria, che accoglierà successivamente la restante componente studentesca. "Gli studenti del liceo volta esprimono mediante un gesto politico forte la volontà di inserirsi in un panorama nazionale di riflessione e attivisimo legato alla e alla necessità impellente di ripensare l'istruzione italiana- si legge nel comunicato diffuso oggi dall'assemblea studentesca del liceo di via Benedetto Marcello-. Gli studenti rivendicano la necessità, espressa a voto di maggioranza in sondaggi di istituto, di modificare il modo di valutare, sintomo troppo spesso di una cultura oppressiva che dà troppo peso alla prestazione. In questa direzione si ritiene necessario un ripensamento del modo di fare lezione, che è vissuto come frontale, un flusso unilaterale di informazioni che non concorre alla funzione primaria della scuola: formare degli adulti maturi, in grado di affrontare la complessità del mondo cambiandola in meglio. Il liceo volta occupato si schiera contro l'idea di scuola-azienda e l'attuale gestione del PCTO. Dopo le recenti morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, è ritenuto indispensabile ripensare all'utilità e alla gestione dei percorsi di alternanza". A essere contestata è anche "la tematica dell'edilizia scolastica, in una scuola come il Volta che cade a pezzi internamente e presenta severi problemi nelle dimensioni delle aule, in gran parte classi-pollaio". Gli studenti e le studentesse rivendicano infine una migliore gestione della pandemia da parte dell'istituto, specialmente in questa fase di riapertura, dove si sono trovate sacrificate per le restrizioni solo le attività pomeridiane interne e i luoghi di socialità piú importanti come il cortile scolastico. Davanti a tutte queste rivendicazioni, scrivono ancora gli studenti del liceo occupato, sollecitate "da mesi in tante città italiane, il governo e le istituzioni ignorano la volontà studentesca di cambiamento e la necessità di un dialogo generazionale. Non concedono spazi di apertura e di discussione reale, ma continuano a prendere decisioni non condivise da chi la scuola la vive quotidianamente. É il caso, ad esempio, dell'esame di maturità, calato dall'alto da un ministro che non ha voluto instaurare un dialogo paritario con la componente studentesca di cui si fa voce". Da settimane molte scuole italiane sono in stato di agitazione, nel mirino la proposta del nuovo esame di maturità, bocciata da studenti e insegnanti, e l'alternanza scuola-lavoro, accusata, dopo la morte di due studenti tirocinanti in azienda (il 18enne Lorenzo Parelli e il 16enne Giuseppe Lenoci), di sfruttare il lavoro dei giovani. (ITALPRESS). fmo/pc/red 22-Feb-22 08:53

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