Ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 68 miliardi, a fronte di circa 610 mila sospensioni accordate. Superano quota 202 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI.
Attraverso “Garanzia Italia” di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 28,8 miliardi di euro, su 3231 richieste ricevute. Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace. La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge “Cura Italia” e “Liquidità”, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 24 settembre, sono ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 68 miliardi, pari a circa il 25% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 280 miliardi).
Si stima che tale importo faccia capo a circa 610 mila richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse. Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 54 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, sono ancora attive sospensioni in base al DL “Cura Italia” per poco meno di 51 miliardi.