domenica, 17 Novembre, 2024
Parco&Lucro

L’esperienza di Evergrande e Wall Street, memoria da non perdere

Sembra che la Cina debba prepararsi allo scenario di un default del colosso immobiliare, divorato da 300 miliardi di debiti, nonostante il rimbalzo in borsa di giovedì scorso dovuto alla promessa di pagamento della maxi rata onshore, nello stesso momento in cui il pagamento della rata di 84 milioni di debito offshore veniva disatteso. Questa settimana sarà la volta di un’altra rata di 47,5 milioni.

Il peso di Evergrande nel mercato immobiliare cinese

Il caso Evergrande è importante perché i suoi debiti rappresentano circa il 6,5% delle passività totali del mercato immobiliare cinese e il 9% del mercato obbligazionario offshore cinese. Grazie a questi numeri il colosso è considerato un indicatore chiave sia per il real estate che per la propensione al rischio degli investitori sul mercato offshore.

Possibili scenari

Secondo un’interessante articolo di FinanciaLounge.com, lo scenario previsto dalla casa d’investimento Invesco vede delinearsi una ristrutturazione del debito, evitando così una liquidazione che azzererebbe il valore delle obbligazioni ed aumenterebbe il rischio del contagio. È comunque possibile un impatto sul settore immobiliare, che rappresenta circa un quarto della crescita del PIL cinese, per cui la tolleranza a una flessione immobiliare è limitata, mentre pressioni si registrano anche sul mercato obbligazionario.

Secondo Invesco, la cautela è necessaria ma pensa anche che vi siano sacche di opportunità, anche all’interno del mercato immobiliare, in particolare in alcuni dei titoli a beta più elevato. Secondo l’analisi di Invesco, i bond di alcune società  sono scambiati a forte sconto, nonostante la forte redditività e solidi bilanci, e potrebbero rappresentare un buon valore per gli investitori a lungo termine.

Come riportato da SoldiOnline, il gestore Raiffeisen Capital Management sostiene  che lo scenario di una “detonazione controllata” sia il più probabile, con effetti collaterali, nel settore, non del tutto stimabili.

 Wall Street trainata dalla prima riunione della Fed

Mentre imperversava la tempesta Evergrande, nella prima riunione della Fed dopo la pausa estiva Powell ha annunciato che i tassi continueranno ad essere tenuti fermi, vicino allo zero, e ha ridotto le attese di crescita economica per quest’anno, confermando che inizierà a ridimensionare gli acquisti di titoli, che oggi viaggiano al ritmo di 120 miliardi di dollari al mese.

Wall Street ha indubbiamente apprezzato le indicazioni della Fed consolidando in chiusura un rialzo intorno all’1% dei tre principali indici, che a questo punto sembrano essersi scrollati di dosso i timori legati al caso Evergrande.

Le tempeste viste dall’alto della Finanza Comportamentale

Secondo Bertelli, Professore di Economia dei Mercati Finanziari e Finanza comportamentale presso l’Università di Siena, quando sui mercati c’è incertezza , è opportuno non farsi prendere dall’emotività. Per il premio Nobel per l’economia Kahneman, esperienza e memoria ci possono tendere un tranello: mentre viviamo un’esperienza (il caso Evergande), questa prende il sopravvento sulla memoria (il superamento delle varie crisi, da quella del 2008, al Covid), creando una distorsione cognitiva che può far prendere decisioni dettate dall’emotività.

 

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