martedì, 19 Marzo, 2024
Salute

Melanoma, una possibile azione benefica dalla caffeina

ROMA (ITALPRESS) – La caffeina ha un evidente effetto protettivo contro la crescita delle cellule di melanoma umano. E' la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori dell'ISS in collaborazione con i colleghi di due IRCCS (l'IDI di Roma e il Neuromed di Pozzilli) e di due universita' italiane (l'Universita' di Ferrara e l'Universita' di Roma "Tor Vergata") attraverso uno studio appena pubblicato sulla rivista internazionale Molecules. Lo studio e' stato focalizzato sull'identificazione dei meccanismi attraverso i quali la caffeina svolge un importante ruolo protettivo contro alcuni tipi di tumori, gia' descritto in molti lavori in letteratura, ma ancora non completamente caratterizzato a livello molecolare. "Utilizzando approcci in silico e in vitro, abbiamo identificato una proteina che probabilmente gioca un ruolo fondamentale in questa azione benefica della caffeina, cioe' l'enzima tirosinasi che, come e' noto, ha una funzione chiave nella sintesi della melanina e che svolgerebbe sia un'azione protettiva contro gli effetti del danno generato dai raggi UV, sia un'importante funzione di immunomodulazione – afferma Francesco Facchiano, coordinatore dello studio effettuato presso il Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell'ISS -. Infatti la melanina prodotta da cellule di melanoma umano esposte alla caffeina e' risultata significativamente aumentata". "Molto importante e' stata la scelta dei modelli cellulari, che in questo studio sono le 'melanoma initiating cells' che hanno interessanti caratteristiche di staminalita', tra le quali la capacita' di conferire resistenza ai farmaci e la recidiva di un tumore: la caffeina ha significativamente ridotto la crescita di queste cellule. Abbiamo inoltre evidenziato il ruolo di molecole di segnale come IL-1ß, IP-10, MIP-1a, MIP-1ß e RANTES, la cui secrezione da parte di queste cellule in coltura e' ridotta quando vengono esposte alla caffeina", sottolinea Claudio Tabolacci, primo autore dell'articolo e ricercatore sostenuto dalla Fondazione Umberto Veronesi. Come tutti i farmaci, anche la caffeina ha dei potenziali effetti collaterali, ma i risultati dello studio appena pubblicato aprono nuove ed interessanti prospettive nell'ambito della terapia differenziativa, finalizzata cioe' a far differenziare le cellule per colpire solo quelle tumorali evitando la comparsa di recidive dopo il trattamento chemioterapico. Terapia che per tumori maligni come il melanoma cutaneo e' considerata un promettente campo di studio. (ITALPRESS). fsc/com 16-Giu-21 14:44

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Covid, Magrini “Situazione ancora grave, vaccinare prima possibile”

Redazione

Individuato il gene che predispone al carcinoma mammario

Barbara Braghin

Covid, 16.213 nuovi casi e 137 decessi in 24 ore

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.