VENEZIA – “Abbiamo celebrato la Giornata Nazionale del Malato Oncologico con la consapevolezza che in Veneto non abbiamo mai lasciato a piedi nessuno, anzi. Lo sforzo del personale sanitario durante la pandemia non si è sostanziato soltanto nell’affrontare con uno sforzo sovrumano i casi della pandemia SARS-CoV-2, ma anche nel prendersi cura di tutte le aree critiche della Sanità regionale, e dell’oncologia in particolare. Questo dà la misura definitiva della solidità del sistema sanitario Veneto”.
Lo afferma il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, dedicando un pensiero a tutti i malati, a chi ha superato il cancro, a coloro che hanno vissuto da vicino la malattia ma anche a tutte le persone che dedicano il loro tempo in associazioni di volontariato, a servizio dei malati e delle loro famiglie.
“Conoscere i numeri del cancro in una popolazione significa guidare la prevenzione e le cure, quantificare le risorse necessarie per contrastare tale malattia, promuovere interventi di prevenzione e di diagnosi precoce – dice il Governatore -. In Veneto, grazie al nuovo sito web istituzionale del Registro Tumori del Veneto (Rtv), raggiungiamo cittadini e professionisti con dati epidemiologici aggiornati dei tumori della popolazione residente”.
“Ma il nostro impegno non si esaurisce qui. Infatti, grazie al lavoro prezioso del direttore scientifico del Registro Tumori Veneto, il Professor Massimo Rugge, la nostra Regione è stata la prima a ottenere la certificazione di qualità ISO 9001:2015 di un Registro Tumori Italiano – continua il Governatore -. Questo perché abbiamo colto l’importanza di raccogliere, conoscere, aggregare e valutare i numeri e le tipologie delle neoplasie che colpiscono i veneti e le venete. Arma fondamentale sia per programmare le azioni via via da attuare, sia per aiutare i clinici a definire cure sempre più incisive. L’RTV è un fiore all’occhiello di tutta la sanità veneta e nazionale, e il lavoro sulla correlazione tra cancro e Covid ne è una dimostrazione lampante”.
Dalle analisi, effettuate su 84.246 veneti sottoposti a tampone per la ricerca virus (febbraio – marzo 2020) è emerso che il rischio di infezione nei pazienti oncologici è simile a quello della popolazione che non ha contratto la infezione. Nei pazienti oncologici SARS-CoV-2-positivi è sensibilmente maggiore il rischio di complicanze (ricoveri e decessi). Questi eventi negativi sono risultati più frequenti nei pazienti con diagnosi di tumore più recente (negli ultimi due anni), ma rispetto alla popolazione generale il rischio è rimasto più elevato anche in quelli con una diagnosi più lontana nel tempo.
“La certificazione di standard internazionale premia la qualità del lavoro svolto in questi anni ed è un primo grande risultato che pone come prossimo obbiettivo quello di realizzare un Consorzio dei Registri Tumori del Nord-est, che con questo progetto desidera prepararsi da protagonista alla prossima realizzazione del Registro Tumori Nazionale – conclude Zaia -”.
Barbara Braghin