“Oggi in tutto il modo si celebra il teatro e lo spettacolo dal vivo. In Italia doveva essere una giornata di festa, una data di una prima ripartenza. Purtroppo non è così: la grave emergenza sanitaria non ha consentito la riapertura di teatri e cinema, già prevista nelle zone gialle, essendo purtroppo tutta Italia in zona rossa o arancione. Questo non ha consentito le consuete celebrazioni e per il secondo anno consecutivo la giornata mondiale del teatro viene ricordata in tutto il mondo con i teatri chiusi. Ma arriverà presto il momento in cui riapriranno e fino ad allora quel momento continueremo a aiutare gli artisti, le maestranze e tutti gli operatori dello spettacolo e a sostenere con misure straordinarie le arti di scena”.
Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, in occasione della giornata mondiale del Teatro.
“La pandemia – aggiunge – è stata l’occasione per intervenire in via emergenziale sulle gravi lacune che da tempo questo settore soffre nelle tutele dei lavoratori. E per questo stiamo lavorando a un disegno di legge che possa finalmente correggere questi aspetti, anche raccogliendo le iniziative già presenti in Parlamento”.
“Il Ministero della Cultura – ricorda una nota – dall’inizio della pandemia ha introdotto un insieme diversificato e massiccio di misure di sostegno delle arti di scena che ha riguardato lavoratori, artisti e imprese dello spettacolo dal vivo. Tra queste, in particolare, i 252 milioni di euro che sono stati destinati alle indennità speciali da 600 e 1.000 euro per i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo e gli oltre 200 milioni di euro del recente DL Sostegno indirizzati a una indennità speciale da 2.400 euro. E poi: i 35,9 milioni di euro che sono stati indirizzati al sostegno degli artisti e delle maestranze scritturati per spettacoli non più andati in scena; i 25 milioni di euro per lo spettacolo viaggiante; 10 milioni di euro per gli spettacoli annullati; i 5 milioni di euro per il sostegno dei fornitori di beni e servizi dello spettacolo”.