Una triste notizia per gli italiani in una calda serata all’indomani di Ferragosto. Non può che definirsi così la scomparsa a 76 anni di Felice Gimondi, mentre faceva un bagno nelle acque siciliane di Giardini Naxos in compagnia della moglie. La notizia ha presto attraversato l’Italia e si è anche propagata all’estero, vista la popolarità del campione bergamasco, che tra gli anni ’60 e ’70 ha infiammato il pubblico del ciclismo e non solo per le sue vittorie nella stessa epoca in cui correva Eddy Merckx.
La sua firma in tutti e tre i grandi giri, al Mondiale e nelle classiche più importanti del calendario. “Da stasera siamo tutti più soli, orfani di un campione che ha scritto la storia del ciclismo e riempito d’orgoglio il Paese con le sue imprese. Lo sport piange Gimondi, protagonista senza tempo. Ciao Felice, orgoglioso della tua amicizia e dell’esempio che ci lasci in eredità” il ricordo del numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò.
“Buon viaggio Felice Gimondi. Con te se ne va un pezzo della mia fanciullezza, ricordi di giochi tra amici. Sei stato un grande campione le cui gesta resteranno nei nostri cuori” le parole del sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti. “Una tristezza enorme. C’è rammarico, delusione, un pianto nel cuore. Ho seguito tutta la sua carriera da dirigente, l’ho sempre ammirato e apprezzato” ha detto all’Italpress del presidente della Federciclismo Renato Di Rocco.
“Era un corridore vero, un duro che non mollava mai, eravamo avversari ma ci siamo sempre rispettati. Per tanti anni siamo stati assieme nel consiglio Uci, spesso viaggiavamo assieme dall’Italia a Ginevra, ci raccontavamo di tutto” le parole commosse all’Italpress di Francesco Moser, che ogni anni gli mandava il suo moscato giallo.
Tristezza anche nelle parole di Moreno Argentin, raggiunto all’estero dalla triste notizia. “Il nostro movimento perde una grande figura. Mi dispiace tanto, è stato team manager ma anche una persona che mi è stato molto vicino in certi momenti” il ricordo all’Italpress dell’ex ciclista veneto. Di “unico idolo” parla di Gimondi l’attuale ct Davide Cassani.
“Mi sono innamorato del ciclismo tifando Felice Gimondi, mio padre era un suo tifoso, ho avuto solo lui come idolo, quando ha smesso non ho più tifato per nessuno”. “E’ una grave mancanza che lascia stupiti, non ci aspettavamo questa notizia” ha detto all’Italpress l’ex campione del mondo Gianni Bugno. “Ricordo un grande campione che non ha mai fatto parlare o cercato di mostrarsi al pubblico, è sempre stato schivo, è un campione che ha fatto la storia del ciclismo italiano”.
Anche dal calcio arriva il cordoglio per la scomparsa di Gimondi. “Ha scritto la storia del ciclismo italiano ed internazionale, ha portato il nome di Bergamo in giro per il mondo… Con la scomparsa di Felice Gimondi il mondo dello sport da oggi è più povero…” ha scritto sul proprio sito l’Atalanta.
“Sono veramente molto colpito e addolorato per la scomparsa di una persona che ho avuto la fortuna di conoscere, un gigante dello sport” sono le parole all’Italpress di Francesco Guidolin, ex allenatore di calcio e grande appassionato di ciclismo. E infine, la Lega Pro per bocca del presidente Francesco Ghirelli: “Restano indelebili le sue imprese e la passione e il coraggio che ha messo nel ciclismo. Un pensiero di vicinanza alla famiglia lo rivolgono la Lega Pro e tutti i suoi club”.
Anche il mondo della politica si è unito al cordoglio per la scomparsa dell’ex ciclista bergamasco. Tra tutti le parole del vicepremier Matteo Salvini, dell’ex premier Paolo Gentiloni, del Governatore della Lombardia Attilio Fontana e di quello del Lazio e segretario Pd Nicola Zingaretti. (Italpress)