venerdì, 29 Marzo, 2024
Politica

Rosato: con Draghi, senza condizioni per uscire dalla crisi

Il Pd e i 5 Stelle provano imbarazzo nel vedere la Lega che sostiene il Governo Draghi. A voi crea qualche problema l’improvvisa conversione di Salvini e la sua presenza nella maggioranza e forse al Governo?
La Lega ha raccolto l’appello del Presidente della Repubblica a dare la propria disponibilità a sostenere un governo di alto profilo in un momento in cui l’Italia versa in una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti. Chi solleva problemi e mette veti sottostima le parole del capo dello Stato  e ignora che il Paese ha un drammatico bisogno di scelte di governo serie, chiare, e con una prospettiva sicura di ripresa dalla pandemia. Penso che Salvini abbia  dimostrato intelligenza politica: sbagliare adesso vorrebbe dire condannare il futuro delle prossime generazioni.   

Italia Viva è stata un pungolo per il Conte 2. Con il Governo Draghi che ruolo avrà?
In politica abbiamo sempre portato il coraggio delle idee e la spinta a far crescere il Paese, avendo ben chiaro che il destino di un Paese che non cresce non è soltanto la stasi, è il declino. Il Presidente Conte aveva preso l’abitudine di mettere sotto i tappeti di palazzo Chigi i problemi, ogni volta che si palesavano. In un momento come questo c’era bisogno di decisioni, non di tentennare e di rinviare.
Mario Draghi è una delle più autorevoli personalità italiane, conosciuto e stimato a livello internazionale. Con lui tornano in campo il confronto delle idee, la spinta delle riforme, lo sguardo sul futuro e la fiducia per ripartire insieme come comunità nazionale, forti di una chiara scelta europeista e atlantica. Italia Viva sarà al suo fianco per ridare all’Italia il coraggio di correre.

Quali sono le priorità irrinunciabili che secondo Italia Viva Draghi dovrà mettere in cima ai suoi impegni?
Le priorità sono le emergenze indicate dal Presidente Mattarella in quel quadro drammatico tracciato la sera del 2 febbraio scorso. Emergenza economica, sanitaria, educativa: penso che ogni cittadina e ogni cittadino del Paese abbiano riconosciuto in quelle parole se stessi e tante loro preoccupazioni quotidiane. Ma mi lasci anche dire che Draghi non arriva impreparato: la fase di ascolto che ha attivato per conoscere le diverse sensibilità è molto utile ma serve a definire meglio un quadro già chiaro nella prospettiva di una personalità che l’Italia la conosce bene nei suoi punti di forza e di debolezza, vista dall’osservatorio privilegiato della sua storia professionale e istituzionale.

Che durata dovrebbe avere questo Governo?
Come sa, Italia Viva non ha posto limiti, né programmatici né di durata. Ci auguriamo, questo sì, che il Presidente Draghi possa iniziare a lavorare al più presto. Comunque questo sarà il governo che traghetterà il Paese fuori dalla crisi.

Si possono realizzare alcune riforme istituzionali, legge elettorale inclusa, in questa fase politica?
Tutto si può fare, ma teniamo i piedi per terra consapevoli che le prime priorità sono quelle che elencavamo prima, le emergenze economiche, sanitarie ed educative. Prima occupiamoci di riaprire le scuole e di far partire un serio piano vaccinale, dopo discuteremo di leggi elettorali.

Fra un anno si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica. La presenza di Lega e Forza Italia in maggioranza prefigura uno scenario di ampie convergenze anche sul prossimo capo dello Stato?
Il Presidente della Repubblica rappresenta e custodisce l’unità nazionale, ed è con questi sentimenti che le italiane e gli italiani vivono la persona del Presidente. Mai come nel caso dell’elezione del capo dello Stato la politica ha il serio compito della ricerca della composizione. E penso che la dura esperienza della pandemia e lo spirito di una unità nazionale ritrovata porteranno la nostra democrazia ad affrontare in modo maturo questo appuntamento.

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