L’avviso consentirà di intervenire sui numerosi siti censiti all’interno del Piano regionale delle bonifiche classificati secondo un diverso ordine di pericolosità. Il governo Musumeci intende così mettere in sicurezza le centinaia di vecchie discariche dismesse e le aree a rischio che per decenni hanno rappresentato uno scempio ambientale oltre che un pericolo per la salute dei cittadini.
Il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e si ha tempo fino a metà marzo per presentare l’istanza. Il provvedimento – redatto dal dipartimento Acque e rifiuti e a firma del dirigente generale Calogero Foti – prevede contributi finanziari in conto capitale alle pubbliche amministrazioni fino al 100 per cento dei costi totali ammissibili dell’operazione. Le somme a disposizione saranno stanziate in due diverse finestre e rientrano all’interno del Po Fesr 2014/2020 (Azione 6.2.1 “Bonifica di aree inquinate secondo le priorità previste dal Piano regionale di bonifica”).
Il bando dell’assessorato regionale all’Energia, guidato da Alberto Pierobon, stabilisce che saranno ammessi a finanziamento i progetti di “messa in sicurezza permanente”, “bonifica” e “ripristino ambientale”. Nel rispetto del principio “chi inquina paga”, non sono ammissibili operazioni su “aree produttive” e su discariche private. Tra i criteri oggettivi di valutazione ci sono: la riduzione dei rischi per i cittadini; il grado di pericolosità degli inquinanti presenti sui siti da bonificare; e la presenza di un Piano di riutilizzo o tutela dell’area oggetto di bonifica.