giovedì, 2 Maggio, 2024
Società

I suicidi dei separati

Le cronache tacciono completamente sui suicidi di uomini dopo la separazione“.
A parlare è l’avvocato Walter Buscema, fondatore e presidente dell’associazione “Nessuno tocchi papà” impegnata sul campo per rivendicare la parità tra le due figure genitoriali. E che ben conosce il fenomeno, inspiegabilmente ignorato dai mass media.

Walter Buscema

Dal vostro osservatorio privilegiato quale è la condizione dei padri separati oggi?
La situazione dei Padri Separati è una situazione allarmante. L’attuale legge sull’affido condiviso crea sacche di povertà e emarginazione sempre maggiori. I dati Istat raccontano di circa 800 mila uomini ridotti all’indigenza a seguito di separazione. Al problema dei Padri Separati  si sta cercando una soluzione con il DDL Pillon”.

La crisi della famiglia, oltre a generare i ben noti problemi economici,è fonte di disagio psicologico che conduce anche ad atti estremi. Ritenete che il fenomeno dei suicidi sia sottovalutato dalle autorità?
“La Separazione con figli crea in migliaia di Padri Separati uno stato di disperazione che induce molti uomini a compiere gesti estremi o nei confronti delle ex partner o su loro stessi. Preme evidenziare come le cronache diano ampio spazio agli episodi di violenza sulle ex mogli ma tacciano completamente sui suicidi di uomini dopo la separazione. Tali gesti estremi vengono spesso ignorati dai media che non trovano tali episodi meritevoli di essere riportati a livello nazionale.  L’uomo “vittima”  interessa poco alle cronache”.

Quali misure possono essere adottate per ridurre la conflittualità nelle coppie che scoppiano e per evitare che i papà dormano in auto?
“Lo Stato deve intervenire riformando in modo adeguato sia la legge sull’affido condiviso e sia la legge sul Divorzio. Tali Istituti per quanto rivisti negli ultimi anni, partono ancora dall’idea che la Donna è ancora la parte economicamente più debole e da tutelare. Nel nostro ordinamento soprattutto per quanto riguarda l’affidamento sui figli, la madre viene tuttora privilegiata sia dal punto di vista relazionale che economica e questa situazione con l’aumentare vertiginoso delle separazioni sta diventando un vero e proprio problema sociale. È necessario un cambiamento culturale nelle separazioni tra ex coniugi che devono essere in gradi di porre la serenità dei figli al di  sopra delle loro recriminazioni ma soprattutto è necessario una riforma di legge che garantisca il diritto del minore alla cosiddetta Bigenitorialità. Bisogna far capire alle coppie che si separano che anche se non saranno più coppia rimarranno per sempre coppia genitoriale e pertanto sarebbe auspicabile tenere il livello di conflittualità il più basso possibile”.

 

 

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