La Confederazione TNI – Tutela Nazionale Imprese- che rappresenta oltre 40mila imprenditori in una lettera da inviare a tutti i Prefetti e ai ministri Gualtieri e Patuanelli lancia il grido di disperazione dei ristoratori.
“Rispetto all’Emergenza sanitaria scatenata dal virus SARS-COVID19 che ha coinvolto l’intero pianeta sono state le politiche adottate dai singoli Stati a fare la differenza nel fronteggiare le ripercussioni economiche della crisi sul tessuto sociale.
In Italia, ad oggi, il Governo si è mostrato sordo al grido di allarme lanciato da migliaia di lavoratori, professionisti ed imprenditori travolti da uno stato di crisi senza precedenti a causa delle restrizioni imposte alle loro attività. A nulla sono valsi gli appelli inviati anche al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per questo motivo tutte le associazioni regionali, riunite nella TNI invieranno contemporaneamente, giovedì 14 gennaio, una lettera ai rispettivi Prefetti di provincia e ai Ministri Gualtieri e Patuanelli per chiedere un forte e pronto intervento”.
Nella lettera si chiede “di liberare immediatamente le attività del comparto Ho.Re.Ca. dai limiti fino ad ora vigenti che hanno ormai portato gli imprenditori del settore, i loro dipendenti e fornitori in uno stato di disperazione. Inoltre che facciano da tramite per ottenere immediati risarcimenti per i danni subiti dalle chiusure onde evitare ulteriori fallimenti e suicidi”.
“Questi i punti di richiesta nello specifico – si spiega nella lettera – Favorire l’immediato decadimento di tutte quelle norme che limitano le attività del comparto Ho.re.ca fino ad ora vigenti in maniera iniqua.
Intercedere in nome e per nostro conto con il Presidente della Repubblica affinché sia ripristinato al più presto il rispetto dei principi fondamentali della Carta Costituzionale cui da sempre si è ispirata la nostra azione civile e sia interrotta ogni azione discriminatoria nei confronti della categoria qui rappresentata. (Artt. 1, 2, 3, 4, 35, Costituzione della Repubblica Italiana). Farsi tramite tra la categoria Ho.re.ca ed il Governo per ottenere che allo stato di emergenza sanitaria faccia seguito, come già in altri Paesi dell’Unione, la proclamazione dello stato di emergenza economica con la previsione di immediati risarcimenti per i danni causati da chiusure e limitazioni (lucro cessante e danno emergente calcolati sulla base del fatturato annuale 2019).
Signor Prefetto, – conclude la lettera – il nostro appello riporta la disperazione di un’intera categoria che rischia di pagare un tributo altissimo alla crisi in termini economici e di vite umane”.