“Da questa crisi o ne usciamo tutti insieme o non ne esce nessuno. Non ha alcun senso parlare di divisioni tra Nord e Sud”. A dirlo è il vicepresidente di Confindustria per le Filiere e le medie imprese, Maurizio Marchesini, che mette in evidenza non solo la complessità e l’ampiezza della crisi indotta sull’economia dal Coronavirus, ma come non ci siano barriere geografiche dov’è l’emergenza non abbia colpito creando gravi scompensi. Le attese delle imprese per gli effetti degli aiuti di Stato ora sono passati sotto la lente della utilità ma anche dei benefici pratici che ne hanno le aziende. Per Marchesini il credito d’imposta, ad esempio, ha una sua validità che è confermata dall’utilizzo delle imprese.
“Il credito di imposta per i beni materiali e immateriali Industria 4.0”, spiega il vicepresidente di Confindustria per le Filiere e le medie imprese, “che ha sostituito nel meccanismo applicativo l’iperammortamento, è in grado di far fare alle imprese un passo avanti nei processi d’innovazione e di incrementare l’occupazione, soprattutto quella giovanile e di alto livello”. Nel linguaggio diretto delle imprese infatti le nuove misure a sostegno della produzione possono essere davvero di aiuto purché siano pratiche, concrete ed efficienti. In proposito il Credito d’imposta si è mostrato uno strumento valido e utile in diversi casi.
“È una di quelle iniziative che come diciamo noi imprenditori “scarica subito a terra”, cioè ha effetti immediati, con controlli ex post, che si dispiegano sul territorio nazionale e su tutte le imprese, dalle piccole alle grandi”, ricorda Maurizio Marchesini, commentando con l’ipotesi di un nuovo Superbonus per le imprese che investono in tecnologia.
“Ci fa piacere”, spiega il vicepresidente di Confindustria per le Filiere e le medie imprese, “che all’interno dell’esecutivo se ne parli per la legge di bilancio. Riteniamo però che il meccanismo di cessione e bancabilità dovrebbe essere inserito subito nel decreto agosto, proprio perché è attuabile molto rapidamente ed è a saldo zero per lo Stato. Si tratta di un provvedimento che applica lo stesso sistema dell’ecobonus, ha il vantaggio dello sconto in fattura e dà la possibilità di cedere il credito fiscale o all’impresa venditrice o alle banche, permettendo così di investire anche alle aziende che magari, per problemi di liquidità, non l’avrebbero fatto”. Se gli aiuti vanno bene quello che è importante è avere una spinta corale verso il futuro
“Da questa crisi”, evidenzia Marchesini, “o ne usciamo tutti insieme o non ne esce nessuno. Non ha alcun senso parlare di divisioni tra Nord e Sud. Il potenziamento delle misure a favore dell’innovazione supera la divisione piccole-grandi imprese o nord-sud perché viene applicato ovunque. Il vero tema è fare delle leggi che siano fruibili da subito, senza dover attendere decreti attuativi o tempi biblici. Certamente il salto tecnologico non si fa comprando un paio di macchine”, conclude il vicepresidente Marchesini, “dobbiamo crescere culturalmente tutti, però l’incentivo aiuta ad andare nella giusta direzione”.