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L’Europa deve rafforzare la difesa: Tajani annuncia l’obiettivo del 5% del PIL per la sicurezza
ROMA (LaDiscussione) – A 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e a 35 dalla caduta del Muro di Berlino, l’Europa non può più dipendere esclusivamente dalla protezione degli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un’informativa alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa di Camera e Senato.
Un nuovo impegno per la sicurezza europea
All’Aja è stato fissato un obiettivo ambizioso: portare la spesa per la difesa al 5% del PIL, superando il precedente target del 2%. Tajani ha definito questa scelta “coraggiosa e necessaria” per proteggere la libertà, i valori europei e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.
Sicurezza non è solo militare
Il ministro ha respinto le critiche su una presunta svolta militarista: “Investire in sicurezza significa molto più che acquistare armi. È un impegno per la pace, come dimostrano le missioni dei nostri militari in Libano, Kosovo, Palestina e Golfo”. Ha poi aggiunto che gli investimenti riguarderanno anche infrastrutture critiche, contrasto al terrorismo, gestione delle emergenze e sostegno alle imprese.
Un percorso graduale e sostenibile
Tajani ha assicurato che l’aumento della spesa sarà graduale, con orizzonte al 2035, per evitare squilibri nei conti pubblici. “Nessun euro verrà tolto a sanità, istruzione o fondi di coesione. I governi decideranno le tappe per raggiungere l’obiettivo senza traiettorie rigide”.
Rafforzare l’unità della NATO
Il vertice dell’Alleanza Atlantica ha ribadito l’importanza dell’articolo 5 del Trattato di Washington, che sancisce la difesa collettiva. “In un contesto di minacce crescenti, era essenziale trasmettere un messaggio di unità. La NATO resta il pilastro della nostra sicurezza”, ha concluso Tajani.
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