mercoledì, 2 Luglio, 2025
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Prezzi delle case usate in aumento: +1,5% nel secondo trimestre 2025

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Mercato immobiliare in ripresa: prezzi delle case usate in crescita nel secondo trimestre

Secondo l’ultimo report di idealista, i prezzi delle abitazioni usate in Italia hanno registrato un aumento dell’1,5% nel secondo trimestre del 2025, portando il valore medio nazionale a 1.828 euro al metro quadro. Rispetto a maggio, l’incremento mensile è stato dello 0,2%, segnando un’accelerazione rispetto alla stabilità annua (+0,4%).

Ottimismo trainato dal taglio dei tassi BCE
Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, ha sottolineato che il cambio di passo è stato favorito dalla riduzione dei tassi da parte della BCE, che ha rinvigorito la fiducia degli acquirenti. “Con mutui più accessibili e prezzi ancora contenuti, le condizioni sono ideali per una ripresa delle compravendite nella seconda parte dell’anno, con possibili ulteriori rialzi”, ha spiegato.

Le città con le performance migliori
Il 76% dei capoluoghi monitorati ha visto aumenti nei prezzi delle case usate nell’ultimo anno. In testa alla classifica Rovigo (+7,4%), seguita da Como e Udine (+5,6%). Tra le grandi città, Firenze (+3,7%), Palermo (+3,1%), Torino e Roma (+2,9%) hanno registrato incrementi significativi, mentre Milano si attesta al +2,4%. Napoli, invece, mostra una crescita più moderata (+0,8%).

Al contrario, Agrigento (-3,6%), Caltanissetta (-3,1%) e L’Aquila (-2,5%) hanno subito i cali più consistenti. Milano resta la città più costosa (5.104 euro/m²), seguita da Venezia (4.642 euro/m²) e Bolzano (4.619 euro/m²). Roma si posiziona sesta (3.250 euro/m²), mentre le città più economiche sono Caltanissetta (675 euro/m²), Ragusa (707 euro/m²) e Biella (775 euro/m²).

Trend positivo anche a livello provinciale
Su 106 province analizzate, 78 hanno registrato rialzi. Gorizia guida la classifica (+5,7%), seguita da Milano, Firenze e Sondrio (+3,9%). L’area metropolitana di Roma ha visto un +2%, mentre Isernia (-7,7%) e Belluno (-2,7%) hanno riportato le flessioni più marcate.

Bolzano è la provincia più cara (4.505 euro/m²), seguita da Milano (3.601 euro/m²). Le aree più accessibili sono Biella (612 euro/m²), Caltanissetta (643 euro/m²) e Isernia (676 euro/m²).

Le regioni in crescita
A livello territoriale, 16 regioni su 20 hanno registrato aumenti, con la Lombardia (+4,4%) in testa, seguita da Sardegna (+3,3%) e Friuli-Venezia Giulia (+2,3%). Toscana e Trentino-Alto Adige hanno superato la media nazionale, rispettivamente con +2,2% e +1,7%. Solo quattro regioni hanno invece mostrato un calo.

con il ribasso più significativo che si registra in Valle d’Aosta (-1,3%), che precede la Basilicata (-1,2%), marginali i cali di Puglia e Sicilia, rispettivamente con -0,3% e 0,2%. Dal punto di vista dei valori immobiliari, il Trentino-Alto Adige si conferma la regione più cara, con una media di 3.152 euro/metro quadro, seguita da Valle d’Aosta (2.508 euro/metro quadro), Liguria (2.484 euro/metro quadro) e Toscana (2.387 euro/metro quadro). Anche Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna registrano prezzi superiori alla media nazionale di 1.828 euro/metro quadro. Le regioni più accessibili restano Calabria (911 euro/metro quadro) e Molise (925 euro/metro quadro), le uniche con valori inferiori a 1.000 euro/metro quadro. – news in collaborazione con Idealista – –

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