venerdì, 27 Giugno, 2025
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Malattia Renale Cronica: istituzioni e clinici uniscono le forze per una strategia comune

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Malattia Renale Cronica: una sfida nazionale che richiede azioni urgenti

L’impatto della MRC in Italia e nel mondo
In Italia, la Malattia Renale Cronica (MRC) colpisce circa 4 milioni di persone, rappresentando una delle sfide più complesse per il Servizio Sanitario Nazionale. Spesso asintomatica nelle fasi iniziali, la malattia progredisce silenziosamente verso stadi più gravi, con un pesante impatto clinico, sociale ed economico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità conferma che la MRC è una priorità globale di salute pubblica, data la sua crescente incidenza, l’elevata mortalità e i costi sanitari associati.

Il convegno a Napoli per discutere soluzioni
A Napoli, presso il Complesso Monumentale di S. Maria la Nova, si è tenuto il convegno Malattia Renale Cronica e prospettive regionali: gli obiettivi da raggiungere. L’evento ha riunito istituzioni, clinici e associazioni di pazienti per affrontare le criticità nella gestione della MRC e proporre soluzioni legislative e sanitarie. Tra i temi discussi: semplificazione dei Piani Terapeutici, telemedicina, dialisi peritoneale domiciliare e accesso omogeneo ai prodotti aproteici. L’iniziativa è stata sostenuta da diverse aziende farmaceutiche, tra cui AstraZeneca, Bayer e Novartis.

L’appello alla politica per uno screening nazionale
Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati, ha dichiarato: “La MRC non è più un tema solo per specialisti, ma una sfida nazionale che richiede l’impegno della politica”. Ha sottolineato l’importanza del Disegno di Legge per uno screening nazionale, attualmente in discussione, auspicando una rapida approvazione. Annarita Patriarca, co-firmataria del DDL, ha aggiunto: “Intercettare la malattia precocemente evita la progressione e riduce i costi, stimati in oltre 2,3 miliardi l’anno solo per la dialisi”.

La necessità di un cambio di passo nella gestione clinica
Luca De Nicola, Presidente della Società Italiana di Nefrologia, ha evidenziato l’urgenza di un approccio strutturale. “Oggi abbiamo gli strumenti normativi e clinici per migliorare la gestione della MRC, ma serve un impegno concreto per tradurli in azioni efficaci”. La collaborazione tra medicina del territorio e specialisti nefrologi è fondamentale per garantire cure appropriate e ridurre le disuguaglianze.

attuati in modo coerente, possono trasformare radicalmente la gestione della Malattia Renale Cronica. Il PPDTA nazionale segna una svolta, ma da solo non basta: occorre responsabilizzare tutti i livelli del sistema, affinchè ogni paziente possa accedere tempestivamente a percorsi assistenziali appropriati, condivisi e sostenibili. Semplificare la pratica prescrittiva, integrare stabilmente i Medici di Medicina Generale nei percorsi di cura, valorizzare modelli assistenziali domiciliari come la dialisi peritoneale e tutelare l’accesso ai prodotti aproteici non sono scelte opzionali, ma condizioni necessarie per garantire equità ed efficacia in un contesto di crescente complessità clinica e demografica”.Il convegno ha quindi riaffermato la necessità di consolidare il percorso già avviato, con un coinvolgimento stabile e coordinato delle Istituzioni nazionali e regionali, della comunità scientifica e delle associazioni di pazienti, al fine di trasformare le indicazioni normative e organizzative in pratiche sanitarie sostenibili e realmente efficaci. Solo attraverso un’azione sinergica sarà possibile garantire un’assistenza equa, tempestiva e personalizzata, e salvaguardare la resilienza del SSN rispetto a una delle patologie croniche più impattanti e sotto-diagnosticate in Italia.-

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