sabato, 20 Aprile, 2024
Società

Conferenza Italiana Superiori Maggiori

Carissime/i Superiore/i Maggiori,

il 12 maggio u.s. si è svolta la tavola rotonda organizzata dalle presidenze nazionali dell’USMI e della CISM, fortemente sollecitata dai Superiori/e Maggiori preoccupati, in quanto primi responsabili delle scuole pubbliche paritarie cattoliche, della fatica di tante famiglie a pagare le rette, dell’indebitamento di tante scuole paritarie che non ce la fanno più a pagare gli stipendi dei docenti e del personale amministrativo.

Più di 300 partecipanti collegati, dal Sud al Nord del nostro Paese, per due ore di confronto in merito alla situazione delle famiglie e del nostro impegno civico e culturale nella scuola pubblica paritaria. Il nostro grido di allarme, insieme a quello della CEI e del mondo associativo, nasce dalla verifica del disagio civico ed economico di tante famiglie e dalla sordità del governo giallorosso che continua a trattare la scuola pubblica paritaria ideologicamente, come un oggetto estraneo alla convivenza civile e culturale di questo Paese, elargendo briciole, trattandoci meno delle biciclette e dei monopattini, per i quali stanzia 120 milioni di euro per il 2020 e il bonus sarà pari al 60% della spesa sostenuta, meno degli ombrelloni. Noi siamo gli invisibili per questo governo.

Sr. Nicla Spezzati, già Sottosegretaria della Congregazione degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha coordinato la tavola rotonda che ha visto gli interventi di:

– Madre Yvonne Reungoat: Introduzione: senso e la finalità dell’incontro (Presidente nazionale USMI)

– Padre Luigi Gaetani: Descrizione del percorso di questi mesi, contatti istituzionali, documenti. (Presidente nazionale CISM)

  • –  Sr. Alessandra Smerilli: Riflessioni sulle prospettive di futuro a partire dagli scenari economici attuali (Economista, docente ordinaria Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium)
  • –  Sr. Anna Monia Alfieri: Descrizione dello “status quaestionis” dal punto di vista politico e strategico (legale rappresentante degli Istituti scolastici delle Marcelline e membro della Consulta di Pastorale scolastica e del Consiglio Nazionale Scuola della CEI)

Dalla tavola rotonda è emersa la responsabilità dell’USMI e della CISM a custodire e rilanciare il rapporto tra carisma e opere, sostenendo il progetto educativo, favorendo il pluralismo culturale, promuovendo un patto educativo territoriale, mettendo in rete le scuole pubbliche paritarie di grandi e di piccole dimensioni, perché da soli è più difficile reggere l’impatto e le piccole scuole rischiano di chiudere a breve termine. Il numero delle scuole cattoliche e gli alunni che ancora le frequentano ci consentono di dire che non dobbiamo mollare questo settore vitale della vita e del futuro del nostro Paese, questa fucina di umanesimo, di pluralismo culturale.

Numero scuole cattoliche

Infanzia 5.826 – 65,8%
Primaria 1.021 – 71,8%
Sec. I grado 517 – 81,3%
Sec. II grado 591 – 35,4%

Nel corso della tavola rotonda è stato apprezzato il lavoro congiunto svolto dalle Presidenze USMI e CISM fra di loro, a partire dalla natura giuridica e dalle finalità proprie delle due Conferenze, riconosciute dalla CIVCSVA e dallo Stato, il loro ruolo di interlocuzione con la CEI e con le diverse componenti della vita sociale e politica del nostro Paese. Non meno rilevante il rapporto instaurato con il mondo associativo, l’apprezzamento per il loro servizio a favore degli Enti che gli hanno scelti, la sinergia nata a partire dal seminario su Libera scuola in libero Stato (CISM/USMI novembre 2019 – di cui finalmente abbiamo a disposizione la pubblicazione degli Atti), la adesione all’Agorà della parità e il sostegno delle nostre Conferenze ai comunicati congiunti della stessa “Agorà”.

Lungo il dibattito si è sottolineata la crescente trasversalità associativa (FIDAE, FISM, CDO opere educative, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, ANINSEI e il mondo associativo dei genitori AGESC- FAES, AGIDAE) che, in diverse sedi, ha affermato: la scuola pubblica paritaria non vuole soldi per sé ma esige che siano aiutate le famiglie, sia salvata la scuola pubblica tutta, i docenti delle paritarie non siano dei sotto-colleghi di quelli che insegnano alle pubbliche statali. Inoltre, si è registrato un evento nuovo: i cittadini hanno cominciato a metterci la faccia, hanno capito che occorreva supportare questa convergenza con una chiara e determinata pressione attraverso l’invio di lettere al Premier, al Presidente della Repubblica, ai Ministri, agli Onorevoli deputati e senatori, attraverso le petizioni, le raccolte firme, i video. Possiamo dire che il messaggio è arrivato chiaro: il 30% delle scuole paritarie è a rischio chiusura, 300mila sono gli allievi che busseranno alla scuola statale che già oggi rischia il collasso, 2.4 mld di euro costerà in tasse questo disastro del non riconoscimento della co-essenzialità della scuola pubblica paritaria rispetto alla pubblica statale. Crediamo che la scuola statale, con le sue 40mila sedi scolastiche e gli oltre 7mln di studenti, non potrà ripartire.

Con un comunicato congiunto con le Associazioni, abbiamo chiesto che le bozze del DECRETO RILANCIO, circolate l’11.05.2020, fossero modificate. Ora la classe politica è chiamata ad un atteggiamento di “responsabile coerenza”; il Decreto Scuola e il Decreto Liquidità, al voto in Parlamento, dovranno prevedere aiuti concreti alla famiglia, salvando così la scuola Pubblica, statale e paritaria. Il 19 Maggio 2020 partono le votazioni in Commissione cultura al Senato dei numerosi emendamenti depositati a protocollo (sito ufficiale dal Senato) da tutte le forze politiche, sia della maggioranza come dell’opposizione.

Numero alunni scuole cattoliche
Infanzia 330.806
Primaria 133.876
Sec. I grado 58.464
Sec. II grado 46.854
Totale 7.955 – 63,2%

Ora tocca alla politica, ma noi vogliamo e possiamo sostenerla. Come? Attraverso un gesto simbolico che faccia rumore e coinvolga tanti altri cittadini, oltre ogni schieramento, perché chi ama la scuola sa bene che questa è trasversale a tutto. Raccogliendo le vostre proposte, condividiamo il gesto simbolico: nei giorni 19 e 20 maggio p.v., il giorno che vede partire le votazioni degli emendamenti:

  • –  le nostre scuole interromperanno le lezioni e per questi due giorni allievi, docenti e famiglie esporranno un # Noi siamo invisibili per questo governo;
  • –  ciascuna scuola paritaria si adopererà con lezioni, video, dirette Fb dalle pagine delle scuole che saranno aperte a tutti per diffondere i temi della libertà di scelta educativa; il diritto di apprendere senza discriminazione; parità scolastica tra pubblica statale e pubblica paritaria; libera scuola in libero stato; appelli alla classe politica perché non condanni all’eutanasia il pluralismo culturale del nostro Paese. Ciascuna delle nostre scuole, con il coinvolgimento delle famiglie, dei docenti, degli studenti organizzerà gli eventi che desidera: conferenze, dirette, disegni, flash mob…, tutto in diretta social per fare quel

rumore costruttivo e responsabile che solo la scuola sa fare;
– condividere le vostre dirette ed iniziative segnalandole alle segreterie Usmi:

segreteria@usminazionale.it; e Cism: cism.segreteria@gmail.com; e taggando la pagina Fb dell’USMI https://www.facebook.com/usminaz/.

Un “rumore educativo” ed educato, che parta dalle nostre scuole ma che coinvolga i genitori dei 900 mila allievi delle scuole paritarie, i 7 Mln di allievi delle scuole statali, i docenti, il personale della scuola italiana, gli amici, i cittadini facendo nostro l’appello del Presidente della Repubblica: ognuno di noi può e deve fare la propria parte per la liberazione dell’Italia oggi.

Un “rumore costruttivo”, che obblighi i nostri parlamentari, che saranno impegnati nella discussione degli emendamenti nell’aula parlamentare, a non lasciare indietro nessuno perché o l’Italia riparte dalla scuola, da questo grembo dove si entra bambini e si esce cittadini di uno Stato democratico, o non ripartirà. O sarà disposta a fare i conti che c’è qualcosa che viene prima dei programmi, degli esami, del distanziamento sociale, che è quel di più della relazione educativa che può rendere adulto un ragazzo, o non ripartirà. La scuola deve tornare a far rumore, perché è l’impresa più grande di un Paese democratico, l’investimento migliore sul futuro, la grammatica più efficace di ogni integrazione culturale.

Con stima e preghiera reciproca.

Madre Yvonne REUNGOAT
(Presidente U.S.M.I Nazionale)

Padre Luigi GAETANI, ocd
(Presidente C.I.S.M. Nazionale)

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