Guarda il video
Ascolta il podcast
Addio ad Arnaldo Pomodoro, maestro della scultura contemporanea
ROMA (LaDiscussione) – Il mondo dell’arte piange la scomparsa di Arnaldo Pomodoro, uno dei più celebri scultori italiani, spentosi alla vigilia del suo 99esimo compleanno. Nato a Morciano di Romagna, Pomodoro ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte contemporanea, conquistando riconoscimenti sia in Italia che a livello internazionale.
La carriera di un innovatore
Negli anni ’60, Pomodoro si unì al gruppo informale “Continuità”, insieme a Lucio Fontana e altri artisti, sviluppando uno stile unico. La sua arte si basava sull’equilibrio tra forme geometriche esterne e complessi meccanismi interni, meglio espressi nelle opere monumentali che in quelle di piccole dimensioni.
Le opere che hanno conquistato il mondo
Le creazioni di Pomodoro sono esposte in numerose città, da Lampedusa a Los Angeles, passando per Copenaghen, Dublino e Brisbane. Tra i luoghi più iconici che ospitano le sue sculture figurano il Trinity College di Dublino, i Musei Vaticani e la sede dell’ONU.
Il segno distintivo: le sfere di bronzo
Pomodoro è celebre per le sue sfere di bronzo, materiale prediletto dall’artista. Queste opere, apparentemente lisce e perfette, si “rompono” rivelando intricate strutture interne, invitando lo spettatore a esplorarne i meccanismi nascosti. Il suo stile, dominato da uno “spirito geometrico”, si basava su forme essenziali come sfere, cubi e cilindri, spesso tagliati con precisione per creare un effetto ritmico, simile a una composizione musicale.
Un’eredità senza tempo
Con la sua scomparsa, il mondo perde un gigante dell’arte, le cui opere continueranno a ispirare generazioni future. La sua capacità di unire perfezione formale e complessità interiore rimane una testimonianza del suo genio creativo.
Media Video La Discussione