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Tajani: “Nessuna ambiguità sulla minaccia nucleare iraniana”
ROMA (LaDiscussione) – Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso fermezza durante un’audizione alle Commissioni Affari esteri di Camera e Senato, sottolineando che l’Iran non può sviluppare un arsenale nucleare. Le dichiarazioni arrivano nel contesto della crisi tra Israele e Iran, con Tajani che ha descritto la situazione come una minaccia esistenziale non solo per lo Stato ebraico, ma per l’intera regione e la comunità internazionale.
L’allarme dell’intelligence israeliana
Tajani ha rivelato che l’operazione militare israeliana “Leone nascente” è stata lanciata in risposta a informazioni di intelligence sul programma nucleare e missilistico iraniano. Secondo i servizi segreti israeliani, Teheran avrebbe potuto disporre di 10 bombe atomiche e oltre 2.000 missili balistici in meno di sei mesi, un quadro confermato anche dal recente rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), che ha denunciato violazioni iraniane sugli obblighi di arricchimento dell’uranio.
L’appello italiano alla de-escalation
Il ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia nel favorire una de-escalation, sostenendo i colloqui diplomatici tra USA e Iran. “Ora più che mai non bisogna interrompere il dialogo”, ha affermato Tajani, auspicando che la sesta riunione a Muscat possa svolgersi regolarmente. L’Italia, storicamente mediatrice tra le parti, insiste sulla necessità di una soluzione politica, sottolineando l’importanza della stabilità nel Mediterraneo e nel Medio Oriente.
“È giunto il momento di fermarsi, negoziare e lasciare che sia la diplomazia a parlare, non le armi”, ha concluso Tajani, confermando l’assenza di “agende nascoste” da parte del governo italiano.
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