Guarda il video
Ascolta il podcast
Trump definisce i manifestanti di Los Angeles “animali” e minaccia l’intervento militare
WASHINGTON (STATI UNITI) – Durante un discorso alla base militare di Fort Bragg, in occasione del 250° anniversario dell’esercito americano, il presidente Donald Trump ha attaccato duramente i manifestanti di Los Angeles, definendoli “animali” e “nemici stranieri”. Ha giustificato l’impiego dell’esercito contro i dimostranti che protestavano contro i suoi raid sull’immigrazione, promettendo di “liberare” la città.
L’esercito schierato nonostante le proteste del governatore
Trump, che considera l’esercito uno strumento chiave per gli obiettivi nazionali, ha sfruttato le recenti proteste per dispiegare la Guardia Nazionale e i Marines, ignorando le obiezioni del governatore democratico della California, Gavin Newsom. A Los Angeles, i manifestanti avevano bloccato un’autostrada e dato fuoco a veicoli, ma le proteste si sono concentrate principalmente in alcune aree del centro.
Decine di arresti e coprifuoco
Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles ha annunciato “decine di arresti” tra i manifestanti riuniti nella zona soggetta al coprifuoco imposto dalla sindaca Karen Bass. Trump ha descritto la città come “un cumulo di spazzatura” con quartieri controllati da criminali, giurando di usare “ogni risorsa federale per ripristinare l’ordine”.
La risposta della California
Finora, Trump ha autorizzato l’invio di 4.000 soldati della Guardia Nazionale e circa 700 Marines, nonostante l’opposizione di Newsom, che ha chiesto a un tribunale federale di bloccare l’intervento militare. I leader californiani accusano il presidente di alimentare la rabbia e i disordini.
(
Media Video La Discussione