mercoledì, 11 Giugno, 2025
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45 arresti per immigrazione clandestina nel napoletano: scattano le misure cautelari

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Maxi-operazione contro l’immigrazione clandestina: 45 indagati in Campania

NAPOLI (LaDiscussione) – Quarantacinque persone sono finite nel mirino della giustizia per reati legati all’immigrazione clandestina, estorsione aggravata da metodi mafiosi, falso ideologico e truffa. Tra gli indagati figurano avvocati, gestori di Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) operanti nell’area vesuviana, e membri della criminalità organizzata locale.

Arresti e sequestri
Ventitré persone sono state sottoposte agli arresti domiciliari, tra cui collaboratori degli avvocati coinvolti e mediatori stranieri. Altri undici indagati, datori di lavoro accusati di aver favorito false assunzioni di extracomunitari, hanno ricevuto l’obbligo di presentarsi alle autorità. È stato inoltre eseguito un sequestro preventivo di beni e polizze assicurative per un valore di circa due milioni di euro.

Il sistema fraudolento
Le indagini hanno rivelato l’esistenza di tre distinte associazioni criminali attive nei comuni di San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano, zone con una numerosa comunità bengalese. Gli avvocati e i gestori dei C.A.F. avrebbero sfruttato le lacune nei Decreti Flussi per lucrare sui migranti, offrendo documentazione falsa a fronte di lauti compensi.

Falsi contratti e identità digitali
I professionisti coinvolti avrebbero prodotto attestazioni fraudolente, tra cui false disponibilità di assunzione e certificazioni di idoneità abitativa. Utilizzando identità digitali SPID di complici, tra cui un membro delle forze dell’ordine, avrebbero inoltrato migliaia di richieste di nulla osta, favorendo l’ingresso illegale in Italia.

Il giro milionario
I migranti, per garantire l’esito positivo delle pratiche, pagavano fino a 9.000 euro attraverso intermediari, generando un giro d’affari di milioni di euro. Parte di questi profitti sarebbe finita nelle mani della criminalità organizzata locale, che esercitava attività estorsive nei confronti dei professionisti coinvolti.

L’operazione ha svelato un sistema ben organizzato, basato su falsità documentali e connivenze, che sfruttava le fragilità del sistema migratorio italiano.

del settore ovvero quella della partecipazione diretta alla gestione delle pratiche flussi. Nel corso delle ind

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