mercoledì, 15 Gennaio, 2025
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Spazio 78

“Dell’essere del corpo.” La ricerca assoluta di ciò che va oltre

Inaugurata alla Alfredo Tramutoli Art Gallery la prima personale dell’artista Fabio Palazzone, che rimette al centro dell’arte l’uomo, decadente nella sua esteriorità corporea, perché alla ricerca della vera essenza dell’individuo

L’umanità come fonte di ispirazione artistica, anche nei suoi aspetti più esteriori. È da questo che prende ispirazione la prima personale, “Dell’essere e del corpo”, del pittore e scultore pescarese Fabio Palazzone. Ispirato da grandi autori contemporanei come Jenny Saville e Marc Quinn, la sua arte è totalmente permeata dalla contemporaneità, con l’obiettivo primario di far tornare finalmente al centro dell’arte l’uomo e la sua essenza, pur se rappresentato nella sua cruda concretezza, come lo stesso artista ha spiegato all’opening romano, l’11 gennaio 2025, presso la Alfredo Tramutoli Art Gallery.

Protagonista assoluto delle opere esposte è il corpo come manifestazione dell’”Essenza” di chi lo abita. “Ilcorpo è il mezzo che tutti noi usiamo per esprimere le nostre debolezze, e io voglio che sia nella mia arte la cosa più onesta, più umana possibile”. Con queste parole l’artista spiega il suo lavoro, che ha nella finitezza una radice più profonda. Partendo infatti dal concetto heideggeriano di “Gettatezza”, ossia l’”Essere” che si ritrova gettato nel mondo, poiché l’esistenza gli è imposta indipendentemente dalla sua volontà, Palazzone cerca di trasportare attraverso il suo tratto semplice e immediato un pensiero complesso ed elevato. Ne nasce, così, una galleria di corpi ritratti nella loro dimensione di vulnerabilità, imperfezione e segnati dalle tracce del tempo che passa. Nella classicità di pose che riecheggiano sia le statue classiche sia la decadenza di certe anatomie di Schiele, i soggetti parziali e incompleti dell’artista pescarese si pongono come attualizzazione di un discorso che ha le sue radici nell’antico, a cominciare dal mito di “Prometeo”. In questo modo l’universalità dell’uomo è in grado di porsi nuovamente come possibilità, come appunto “Esserci-nel-mondo” e, dunque, strumento di crescita interiore, attraverso la riflessione sulla propria fragile e contingente individualità. “Il corpo decade – sottolinea Palazzone -, ma nella sua mortalità c’è la ricerca di uno scopo, di una bellezza che può risollevare l’umano dallo sconforto della ‘Gettatezza’”.

In sintesi Palazzone spinge il visitatore verso uno smarrimento che lo costringe a ricercare la propria autenticità, lontano dalla sicurezza di valori astratti e distanti dalle persone e dagli eventi. D’altra parte la parola d’ordine è “Verlust der Mitte”: perdita del centro, uno dei quadri più iconoclasti della mostra.

La mostra, curata da Craving Art, associazione culturale nata e rappresentata dall’imprenditrice e artista Alessia Dei, sarà aperta al pubblico fino al 22 gennaio 2025.

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