martedì, 17 Dicembre, 2024
Flash

Rita Marcotulli porta un soffio divino al Roma Jazz Festival. Con i Caravaggianti arte e musica incantano il pubblico

Stefano Benni: “Dietro la calma o il tormento della bellezza, è nascosto il grido della mancanza. Perché senza bellezza non possiamo vivere facciamo di tutto per dimenticarlo, per accontentarci, per attraversare bendati e ciechi i luoghi dove abita.”

Il Roma Jazz Festival è uno degli appuntamenti più attesi della capitale e, giunto ormai alla 48esima edizione, ogni anno offre un programma capace di soddisfare il pubblico più disparato e esigente, portando sul palco artisti di fama internazionale. Nel corso delle edizioni è sempre stata forte la presenza femminile, anche perché, come sottolinea il direttore artistico Mario Ciampà temi come pace, parità di genere, diritti civili e inclusività stanno tornando al centro dei valori del jazz, mettendo in risalto il ruolo delle artiste donne e l’approccio multidisciplinare, come strumento di emancipazione e riscatto sociale”. E proprio una grandissima artista internazionale come Rita Marcotulli, ha dato meravigliosa prova di contaminazione artistica in uno spettacolo immersivo ispirato alle opere di Caravaggio. Il concerto si presenta come un percorso itinerante dentro i quadri del genio duale di questo artista che ha rivoluzionato il punto di vista della pittura, usando le tenebre per illuminare a giorno la vita nelle sue più impercettibili sfumature emotive.

I testi di Stefano Benni, che ci consegnano una poetica visionaria, sono perfettamente coerenti con un viaggio che va dal buio alla luce e viceversa; le sue parole sono zolle di terra nel fluttuare del tempo: se la musica ci fa saltare di sentimento in sentimento, Benni permette l’appoggio e lo slancio per continuare questo viaggio metafisico.

Come Rita ha più volte dichiarato, Caravaggio rappresenta per lei un personaggio contemporaneo, per la forte carica innovativa della sua arte, capace di dialogare con il presente attraverso i secoli, per questo, dal punto di vista della composizione dell’ensemble troviamo in scena strumenti come il koto, insieme all’elettronica. La troviamo dunque con un’ensemble internazionale di grande livello che vede la presenza di Mieko Miyazaki (koto e voce), Israel Varela (batteria e voce), Tore Brunborg (sax), Michel Benita (contrabbasso), Marco Decimo (violoncello), Michele Rabbia (percussioni), le registrazioni della voce recitante di Stefano Benni e i visual dello studio Karmachina. Lo spettacolo si rivela da subito raffinatissimo e ipnotico, grazie alla sapiente commistione di jazz, elettronica, voce recitante e immagini. Caravaggio e le sue opere dominano la scena e si fanno al contempo materia indagata, le immagini si scompongono e il pubblico può guardare dentro le pieghe dell’opera, mentre la musica le permea, le indaga, in una investigazione che diventa indagine emotiva dello spettatore stesso.

Rita Marcotulli è la prima donna ad aver vinto un David di Donatello, nel 2011, per la miglior colonna sonora (Basilicata coast to coast), oltre al Ciak d’oro, al Nastro d’Argento e due edizioni del premio Top Jazz della rivista Musica Jazz, ha una lunga lista di collaborazioni internazionali tra cui quelle con Billy Cobham, Joe Lovano, Kenny Wheeler, Norma Winstone, e con Pat Metheny per la celebre esibizione al Festival di Sanremo 1996.

 Questo è un suo commento sul progetto:

Caravaggio è stato un innovatore radicale, capace di rivoluzionare non solo lo stile pittorico ma anche il significato stesso dell’arte. Non lo considero un personaggio oscuro, come molti sostengono: la sua è una rivoluzione che si compie attraverso la luce, e che mostra come anche nelle tenebre più fitte può nascere una visione nuova, un’arte che illumina il nostro sguardo sul mondo. Più che un’ombra dell’animo dell’artista, per me i suoi toni cupi raccontano il momento buio della sua epoca, segnato dalla superstizione e dall’Inquisizione.”

Il jazz di oggi, e ancor più quello di domani, è frutto della creatività post-globale. La sua evoluzione, non dipenderà più solo dalla scena di New York, Los Angeles, Londra o Berlino ma da quella di Lima, Abidjan o Baku. Dalla sua diffusione tramite le piattaforme social e dalle nuove tecnologie, compresa l’Intelligenza artificiale. Si arriverà così a una totale ibridazione”.  Così invece il direttore artistico Mario Ciampà ha introdotto Hybrid, il concetto-guida che attraversa questa edizione del Roma Jazz Festival, dal 1° al 23 novembre con 23 concerti fra l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la Casa del jazz e il Monk, una mostra fotografica e una serie di appuntamenti dedicati ai più piccoli che quest’anno si espande ancora di più, arrivando a coinvolgere la fascia della primissima infanzia.

Prodotto da IMF Foundation in co-produzione con Fondazione Musica per Roma, il Roma Jazz Festival 2024 è realizzato con il contributo del MIC – Ministero della Cultura. 

Questi sono tutti gli artisti in cartellone:

LAKECIA BENJAMIN “PHOENIX” | PAT METHENY “DREAM BOX MOONDIAL TOUR”
ORCHESTRA NAZIONALE JAZZ GIOVANI TALENTI diretta da PAOLO DAMIANI/
NUBYA GARCIA | BILL EVANS & THE VANSBAND ALL STARS/
ELISABETTA ANTONINI & ALESSANDRO CONTINI/(R)EVOLUTION feat. NILS PETTER MOLVAER/
COLLETTIVO IMMAGINARIO | JAZZ FOR KIDS/
FAMOUDOU DON MOYE “ODYSSEY & LEGACY” TRIO /
L’ORCHESTRA JAZZ CHE VORREI – L’AQUILA /
BIO – BLIND INTERNATIONAL ORCHESTRA + JAVIER GIROTTO/
CROSSCURRENTS: DAVE HOLLAND/ZAKIR HUSSAIN/CHRIS POTTER/
RITA MARCOTULLI ENSEMBLE | MURUBUTU & MOON JAZZ BAND/
TANIA GIANNOULI TRIO | NIKÓL BOKOVÁ QUARTET “EXPEDITION”/
JAMES BRANDON LEWIS & RED LILY QUINTET | AEHAM AHMAD TRIO/
NERO A METÀ EXPERIENCE | ISFAR SARABSKI QUARTET/
CAMILLA BATTAGLIA “ELEKTRA”


Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Unesco: 77 anni, scienza e cultura per un mondo migliore

Domenico Turano

Cultura, la Regione Calabria pubblica l’avviso a sostegno delle politiche giovanili

Paolo Fruncillo

La lezione di Piero Angela vista dai giovani

Martina Cantiello

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.