Alla Polizia di Frontiera del Porto di Bari paga sempre pantalone.
Si informa che da tempo immemore alcune autovetture a noleggio messe a disposizione del Dirigente della Polizia di Frontiera di Bari per gli usi e le utilità istituzionali, restano inutilizzate in attesa della sostituzione di un pneumatico. In vero nell’attesa della disponibilità di un operatore di frontiera, nonché
Pubblico Ufficiale di buona volontà, che nell’eventualità durante la turnazione del servizio d’istituto si presti “spintaneamente” a rendere idoneo il mezzo. Questo avviene sistematicamente nonostante nell’organigramma dell’ufficio sia stata creata dal Dirigente una figura preposta a tali compiti
“Autista per esigenze tecnico logistiche P.Q.” (presenza qualificata).
Volendo tralasciare – per il momento – i compiti e l’organizzazione interna, la cosa che a parere di \questa O.S. appare ancor più grave è il cattivo utilizzo dei fondi pubblici e dell’immagine dell’istituzione Polizia di Stato. A tal proposito si fa presente che queste autovetture sono parcheggiate all’interno dell’area sterile di Frontiera, imbarco/sbarco passeggeri, quindi non in un luogo idoneo.
Alla stesso modo si segnala e pertanto se ne chiedono spiegazioni come mai un mezzo pesante dotato di tecnologia all’avanguardia per ispezionare i TIR che attraversano la frontiera Shengen chiamato “RAPISCAN” è fermo da tempo nei parcheggi dell’Ufficio in argomento, di fatto inutilizzato e in fase di deperimento. Chi paga per tutto questo? Pantalone? chi paga per la cattiva gestione e/o mal utilizzo dei fondi investiti? saranno per caso fondi europei per il rinforzo delle frontiere esterne? saranno per caso i fondi del PNRR? sta di fatto che sembra siano poco utilizzati, per non dire sprecati.
Non vi pare che questi fondi potrebbero essere utilizzati per il benessere della comunità e/o per la sicurezza e non sprecati per il nulla?
SEGRETERIA REGIONALE PUGLIA A.D.P.
(Segr. Gen. Reg. D’ONGHIA Aldo)
