venerdì, 3 Maggio, 2024
Attualità

“Drammatica denatalità. In Italia età media 46 anni”

Il Papa: “Troppe armi e poche nascite”

La crisi della natalità ha richiamato l’attenzione anche del Papa che ieri, dopo gli appelli di venerdì del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Premier Giorgia Meloni a invertire questa tendenza con l’impegno da parte del governo e delle istituzioni, ha parlato dell’importanza di promuovere una cultura della vita che valorizzi la famiglia e l’accoglienza del nuovo essere umano come un dono prezioso: “Viviamo in questo tempo di drammatica denatalità. L’età media degli italiani è 46 anni, l’età media degli albanesi è 23. Gli uomini sembrano aver smarrito il gusto del generare e del prendersi cura dell’altro, e forse anche il gusto di vivere”, le parole di Francesco nel corso dell’incontro con il Movimento adulti scout cattolici italiani ricevuto in Udienza per festeggiare la sua fondazione avvenuta nel 1954.

Progetti simbolici

Durante il suo intervento, il Pontefice ha citato alcuni progetti simbolici realizzati dal Masci, come la donazione di una culla termica al Centro di soccorso e accoglienza di Lampedusa, la costruzione di una falegnameria nautica in Zambia e la piantumazione di un bosco ad Argenta, in Romagna. La culla termica, ha spiegato il Santo Padre, rappresenta l’amore per la vita che nasce, la gioia per la nascita di un bambino, l’impegno perché possa crescere bene e la speranza per il suo futuro: “Il fatto che questa donazione sia destinata al Centro dell’isola siciliana sottolinea ulteriormente che l’amore per la vita è universale e desidera il bene di tutti, indipendentemente dalla provenienza o da qualsiasi altra condizione”. Creare strumenti di bene Parlando della falegnameria nautica in Zambia, il Vescovo di Roma ha evidenziato il contrasto tra la produzione di armi per la guerra, che dà più reddito, e la vocazione fondamentale dell’uomo di trasformare i doni di Dio in strumenti di bene, per costruire una società giusta e pacifica. “La vocazione nostra ci rimanda alla vocazione fondamentale dell’uomo di trasformare i doni di Dio non in mezzi di morte, ma in strumenti di bene, nell’impegno comune di costruire una società giusta e pacifica, dove a tutti sia data la possibilità di una vita dignitosa. La dignità della vita. Lavoriamo per la dignità della vita”, ha detto. Stili di vita negativi Infine, il Papa ha sottolineato il significato del bosco come simbolo della responsabilità dell’uomo verso la casa comune affidata da Dio, ricordando di come il rispetto, l’amore e il contatto diretto con la natura sono caratteristiche peculiari dello scoutismo, fin dalle sue origini. “E sono valori di cui abbiamo tanto bisogno oggi, mentre ci scopriamo sempre più impotenti di fronte alle conseguenze di uno sfruttamento irresponsabile e miope del pianeta, noi prigionieri di stili di vita e comportamenti tanto egoisticamente sordi a ogni appello di buon senso, quanto tragicamente autodistruttivi; comportamenti insensibili al grido di una terra ferita, come pure alla voce di tanti fratelli e sorelle ingiustamente emarginati ed esclusi da un’equa distribuzione dei beni”.

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