sabato, 4 Maggio, 2024
Esteri

Le navi con aiuti per Gaza partono da Cipro tra crescenti timori

Nella giornata di sabato, una flotta composta da tre navi ha salpato da un porto cipriota carica di 400 tonnellate di viveri e materiali di soccorso destinati a Gaza, in risposta all’aggravarsi della situazione di penuria alimentare nel territorio. World Central Kitchen ha comunicato che le imbarcazioni, inclusa una chiatta, trasportano alimenti base come riso, pasta, farina, legumi, conserve vegetali e fonti di proteine, quantità adeguate a comporre oltre un milione di pasti. Tra i rifornimenti figurano anche i datteri, consumati tradizionalmente per rompere il digiuno giornaliero nel corso del mese sacro del Ramadan. Il tempo di percorrenza per raggiungere Gaza non è stato specificato. In precedenza, la nave Open Arms aveva inaugurato il collegamento marittimo diretto al territorio palestinese all’inizio del mese, trasportando 200 tonnellate di cibo, acqua e altri beni essenziali.

Le Nazioni Unite e i gruppi partner hanno lanciato l’allarme sul rischio di carestia nella devastata e isolata zona settentrionale di Gaza già nel corso del mese corrente. Secondo gli operatori umanitari, gli aiuti inviati via mare e aria sono insufficienti e richiedono che Israele permetta un maggior flusso di soccorsi tramite vie terrestri. La corte suprema delle Nazioni Unite ha intimato a Israele di aprire ulteriori varchi di confine e di attuare altre misure per mitigare la crisi umanitaria.

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno espresso sostegno alla costituzione del nuovo governo di autonomia palestinese, interpretandolo come un segnale di apertura verso la riforma politica. L’amministrazione Biden ha sollecitato il rafforzamento dell’Autorità Palestinese, con sede in Cisgiordania, nella speranza che possa assumere la gestione della Striscia di Gaza al termine del conflitto tra Israele e Hamas. Il nuovo governo è presieduto dal presidente palestinese Mahmoud Abbas, che di recente ha nominato primo ministro l’economista formatosi negli USA Mohammad Mustafa. Tuttavia, sia Israele che Hamas, che nel 2007 espulse le forze di sicurezza di Abbas da Gaza, si oppongono all’idea che Abbas governi Gaza, e Hamas considera illegittimo il neonato governo palestinese. Inoltre, l’autorità gode di scarsa popolarità e legittimità tra i palestinesi a causa della sua collaborazione con Israele in ambito securitario in Cisgiordania. Il conflitto è scaturito dopo l’attacco di militanti di Hamas nel sud di Israele il 7 ottobre, con un bilancio di 1.200 vittime, per la maggior parte civili, e circa 250 ostaggi.

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