venerdì, 3 Maggio, 2024
Attualità

Pioggia di missili russi sull’Ucraina provoca un collasso energetico

Zelensky critica i ritardi negli aiuti. Cardinale Zuppi: si deve arrivare alla pace

Una pioggia di missili si è abbattuta sull’Ucraina. Lo ho comunicato il Presidente Zelensky: “nella notte i russi hanno attaccato con 90 missili e 60 droni. Il mondo vede con la massima chiarezza gli obiettivi dei terroristi russi: centrali elettriche e linee di approvvigionamento energetico, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali, persino un filobus. La Russia è in guerra contro la vita della gente comune”, ha scritto sul Telegram il Presidente. In particolare i russi hanno attaccato l’impianto idroelettrico di Dnipro. E la società per l’energia atomica di Kiev lancia l’allarme: “Lacentrale nucleare di Zaporizhzhia è sull’orlo del blackout“. Il ministro dell’energia parla del “più grande attacco al settore energetico ucraino degli ultimi tempi”.
Sono rimaste senza servizi Charkiv e la regione, Zaporizhzhia, Sumy, Poltava, Dnipro, Odesa, Khmelnytsky, Vinnytsia e Frankivsk.

Colpita anche la centrale Dnipro

A Kharkiv c’è stato un vero e proprio collasso energetico dopo 15 attacchi contro impianti energetici che hanno fatto sprofondare la città nell’oscurità quasi completa. “Tutti i servizi di emergenza sono già operativi”, ha riferito Oleh Synehubov, capo dell’amministrazione militare regionale. Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha sottolineato che a causa della mancanza di energia elettrica nelle sottostazioni di pompaggio, la città si trova ad affrontare problemi di approvvigionamento idrico. “Purtroppo è stata colpita la più grande centrale idroelettrica dell’Ucraina, la centrale idroelettrica Dnipro a Zaporizhzhia. La situazione alla diga dell’impianto è sotto controllo.”

Rischio guerra mondiale

Gli Stati Uniti hanno esortato l’Ucraina a fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe, avvertendo che i bombardamenti aerei rischiano di provocare ritorsioni e di far salire i prezzi del petrolio a livello mondiale. Mentre dal Vaticano, il cardinale Matteo Zuppi ha detto: “una guerra mondiale a pezzi è una guerra mondiale. Non è un’esagerazione. Ora che capiamo di più come i pezzi possono diventare mondiali in un conflitto come quello in Ucraina che coinvolge potenze più importanti del pianeta forse dobbiamo trarne le conseguenze e dobbiamo convincerci che si deve arrivare alla pace attraverso il negoziato”.

Zelensky: è il costo dei ritardi

Il Presidente Zelensky, invece, ha criticato i ritardi degli aiuti e ha scritto sui social: “non ci sono ritardi nei missilirussi, al contrario di quanto accade per i pacchetti di aiuti destinati al nostro Paese. Gli Shaheed non sono indecisi, come alcuni politici. E’ importante capire il costo dei ritardi e delle decisioni tardive”. “I sistemi Patriot dovrebbero proteggere Kharkiv e Zaporizhzhia – ha proseguito – la difesa aerea è necessaria per proteggere le persone, le infrastrutture, le case e le dighe. I partner sanno esattamente cosa è necessario. Possono sicuramente capirlo. Queste soluzioni sono necessarie. La vita deve essere protetta dalla disumanitàdi Mosca.”

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